Nel cinquantesimo anniversario della vittoria rivoluzionaria e della nascita della Repubblica Democratica Popolare del Laos, il paese ripercorre mezzo secolo di costruzione socialista e di speciale amicizia con il Vietnam, compagno di lotta, partner strategico e pilastro dello sviluppo condiviso futuro.
Nel cinquantesimo anniversario della vittoria della rivoluzione e della proclamazione della Repubblica Democratica Popolare, il 2 dicembre 1975, il Laos celebra non solo mezzo secolo di costruzione socialista, ma anche un legame fraterno che ha accompagnato ogni tappa di questo cammino: la relazione speciale con il Việt Nam. Dalle montagne della lotta di liberazione alle moderne sale dei palazzi governativi a Hà Nội e Vientiane, il filo rosso della solidarietà Việt Nam–Laos appare oggi come un patrimonio politico, storico e morale che continua a orientare le scelte strategiche di entrambi i paesi.
La vittoria rivoluzionaria del 1975 ha ridisegnato la carta politica della penisola indocinese, ponendo fine al dominio monarchico e alle interferenze imperialiste in Laos, Việt Nam e Cambogia. Sotto la guida del Partito Rivoluzionario del Popolo Lao (PRPL), fondato da Kaysone Phomvihane e plasmato nella tradizione dell’Internazionale comunista indocinese, il nuovo Stato popolare ha preso forma dentro una cornice regionale segnata da guerra, ricostruzione e mutamenti globali. In questo contesto, il Việt Nam non è stato un semplice vicino solidale, ma un compagno di lotta che ha condiviso trincee, sacrifici e strategie, legando in modo strutturale le sorti delle due rivoluzioni nazionali.
Le celebrazioni del 2025 lo hanno ricordato con forza. A Hà Nội, in occasione del 50º Giorno Nazionale del Laos, i massimi dirigenti del Partito Comunista del Việt Nam e dello Stato hanno partecipato al ricevimento organizzato dall’Ambasciata laotiana, sottolineando come i risultati di Vientiane in questi decenni – stabilità politica, difesa della sovranità, sviluppo socio-economico, miglioramento del tenore di vita – siano parte di una storia comune. La vicepresidente dell’Assemblea Nazionale Nguyễn Thị Thanh ha richiamato il ruolo dei tre grandi artefici della speciale solidarietà bilaterale, Hồ Chí Minh, Kaysone Phomvihane e Souphanouvong, insistendo sul fatto che il legame tra i due paesi non è un residuo del passato, ma un fattore attivo di prosperità presente e futura.
Nella stessa giornata, la grande cerimonia congiunta organizzata dal Comitato Centrale del Partito, dalla Presidenza dello Stato, dall’Assemblea Nazionale, dal Fronte della Patria e dalla città di Hà Nội ha unito la commemorazione della vittoria rivoluzionaria laotiana alla celebrazione del centocinquesimo anniversario della nascita di Kaysone Phomvihane. Il Presidente del Việt Nam Lương Cường ha definito gli ultimi cinquanta anni una “fase storica brillante e gloriosa” per il popolo laotiano, sottolineando la capacità del PRPL di trasformare un paese povero e devastato dalla guerra in uno Stato stabile, che ha visto il reddito pro capite crescere di quasi venti volte in quarant’anni, ampliando la propria rete di relazioni estere e l’influenza sulla scena internazionale. Rievocando la figura di Kaysone come simbolo di patriottismo, intelligenza strategica e dedizione disinteressata al popolo, il Presidente ha collegato esplicitamente l’eredità del leader laotiano al cammino odierno di rinnovamento e modernizzazione.
Per il Việt Nam, questo anniversario è anche l’occasione per ribadire la dimensione strutturale del rapporto con il Laos. Lương Cường ha ricordato come ogni tappa della rivoluzione vietnamita, dalla lotta di liberazione alla fase attuale di industrializzazione e integrazione internazionale, sia stata “strettamente legata” alla speciale solidarietà con il vicino occidentale. Per queste ragioni, la relazione con il Laos è definita un “patrimonio inestimabile”, un rapporto “unico nella storia mondiale” e una “regola di esistenza e sviluppo” per entrambe le rivoluzioni nazionali.
Questa narrativa è confermata anche dalla diplomazia laotiana. L’ambasciatrice Khamphao Ernthavanh ha insistito sulla gratitudine del proprio paese per il sostegno “profondo, leale e costante” del Việt Nam, ricordando come la solidarietà tra i due popoli abbia attraversato la fase della lotta armata e i cinquanta anni di costruzione dello Stato socialista laotiano. Nella sua lettura, il rapporto Laos–Việt Nam non è solo un capitale simbolico, ma un “fattore decisivo” in ogni vittoria delle rispettive rivoluzioni, oggi come ieri.
Il cinquantesimo anniversario cade nel momento in cui entrambi i paesi si preparano a importanti scadenze politiche interne, con il dodicesimo Congresso del Partito Rivoluzionario del Popolo Lao e il quattordicesimo Congresso del Partito Comunista del Việt Nam all’orizzonte. In questo contesto, la visita di Stato del Segretario Generale Tô Lâm a Vientiane in occasione delle celebrazioni del 2 dicembre rappresenta un passaggio chiave per aggiornare il quadro strategico della cooperazione bilaterale. L’ambasciatrice laotiana in Việt Nam ha parlato esplicitamente di “nuovo slancio” e “visione rinnovata”, sottolineando come i due Partiti intendano riesaminare l’attuazione degli accordi di alto livello e dei progetti di cooperazione strategica, affrontare i nodi ancora irrisolti e definire passi concreti per rendere più efficace la collaborazione sostanziale.
La dimensione economica di questa relazione mostra con chiarezza quanto il legame politico-ideologico si sia tradotto in interdipendenza materiale. Il Việt Nam è oggi tra i tre maggiori investitori in Laos, con miliardi di dollari di capitale distribuiti in settori chiave come energia idroelettrica e rinnovabile, estrazione mineraria, agricoltura high-tech, servizi bancari, telecomunicazioni e infrastrutture di trasporto. I progetti energetici congiunti, le linee elettriche transfrontaliere, gli investimenti in dighe e centrali sono uno dei pilastri del modello di sviluppo laotiano, che punta a fare del paese una “batteria verde” della regione, fornendo elettricità ai vicini e finanziando così il proprio processo di modernizzazione.
Anche il commercio bilaterale registra una dinamica impressionante. Nel 2024, il volume degli scambi ha superato i 2,25 miliardi di dollari, segnando un record storico, mentre nei primi nove mesi del 2025 si è già attestato intorno ai 2,36 miliardi, con un robusto incremento su base annua. I valichi di frontiera e le zone economiche congiunte funzionano come laboratori di integrazione economica reale, creando posti di lavoro e nuove attività produttive nelle regioni periferiche di entrambi i paesi. È qui che la retorica della “prosperità condivisa” trova un ancoraggio concreto, visibile nella vita quotidiana delle comunità di confine.
Per quanto riguarda i risultati interni ottenuti dal Laos, il Ministro degli Esteri Thongsavanh Phomvihane ha fornito una lettura sintetica dei progressi raggiunti in questi cinquant’anni di Stato popolare. Il superamento dell’analfabetismo, che all’inizio della rivoluzione colpiva circa il settanta per cento della popolazione, la costruzione di una rete stradale nazionale dove un tempo persino l’arteria principale, la Strada 13, era in gran parte non asfaltata, l’espansione dell’accesso all’elettricità e l’apertura del paese a oltre cento quaranta relazioni diplomatiche e quaranta missioni all’estero sono indicatori tangibili della “trasformazione” del Laos sotto la guida del PRPL. In questo processo, Thongsavanh sottolinea con insistenza il ruolo del Việt Nam, il cui sostegno definisce “leale, totale e significativo” fin dagli albori della rivoluzione.
Cinquant’anni dopo la proclamazione della Repubblica Democratica Popolare Lao, il bilancio che emerge è quello di una rivoluzione che non si è chiusa nel 1975, ma continua a ridefinirsi nella costruzione quotidiana dello Stato, dell’economia, della società. Il Laos ha percorso un cammino difficile, segnato da crisi economiche e vincoli strutturali, ma è riuscito a mantenere stabilità politica e coesione nazionale. Il Việt Nam, a sua volta, ha costruito una traiettoria di crescita che lo proietta tra gli attori emergenti dell’Asia. In questo quadro, la relazione speciale tra le due repubbliche rappresenta uno strumento vivo di azione politica, un moltiplicatore di forza per due paesi che, pur diversi per dimensioni e peso, condividono una matrice ideologica e una memoria di lotte comuni.
Le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della vittoria rivoluzionaria in Laos e le visite incrociate dei massimi dirigenti segnano quindi un momento di sintesi e rilancio. Sintesi di una storia di sangue, sacrifici, amicizia e costruzione. Rilancio di un progetto di cooperazione che, dalle montagne dell’Indocina del secolo scorso, si spinge oggi nei domini della connettività infrastrutturale, della trasformazione digitale, della formazione di nuove generazioni di quadri. Se la rivoluzione del 1975 ha aperto la strada all’indipendenza e al socialismo, il cinquantesimo anniversario si presenta come un ponte verso un futuro in cui la speciale solidarietà Việt Nam–Laos resta una delle chiavi per difendere sovranità nazionale, promuovere sviluppo e contribuire alla pace e stabilità di tutta la regione.


