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Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è politologo e analista di politica internazionale, esperto di Paesi Orientali, con anni di esperienza nella cooperazione umanitaria internazionale.
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Le recenti politiche di Lai Ching te e del Partito Progressista Democratico (PPD) di Taiwan, spalleggiate dagli Stati Uniti, spingono l’isola sull’orlo del conflitto. La posizione di Pechino riafferma il principio di “una sola Cina” e condanna la deriva separatista come minaccia alla pace regionale.


La partecipazione del Primo Ministro Phạm Minh Chính alla 16ª edizione dell’“Annual Meeting of the New Champions” di Tianjin conferma il ruolo sempre più attivo del Vietnam nello scenario globale. Dal dialogo sull’economia digitale alle sfide geopolitiche, Hà Nội rilancia la propria visione strategica per il futuro.


La vulnerabilità iraniana e la sicurezza nordcoreana rivelano un principio geopolitico fondamentale: la deterrenza nucleare funziona dove la diplomazia fallisce.


Con la sua prima visita ufficiale in Russia da Presidente, Prabowo Subianto ha consolidato il ruolo dell’Indonesia come protagonista del Sud Globale, rilanciando la visione di un ordine mondiale multipolare e suggellando importanti intese bilaterali con Mosca.


Con una strategia incentrata su partenariati internazionali, riforme interne e infrastrutture di avanguardia, il Vietnam punta a consolidare una crescita rapida ma equilibrata, integrando tecnologie digitali, libera circolazione delle merci, riforma della governance globale e politiche demografiche lungimiranti.


Una telefonata compromettente con l’ex leader cambogiano Hun Sen minaccia il governo thailandese, mentre la disputa di confine riaccende antiche tensioni. La crisi politica si intreccia con le manovre militari sino-cambogiane, testando la stabilità regionale e i fragili equilibri dell’ASEAN.


In un contesto di tensioni inedite e crescenti rischi di conflitto su scala regionale, Pechino mantiene una linea di equilibrio scrupoloso: ribadire il rispetto della Carta Onu, condannare l’uso della forza e chiamare Stati Uniti e Israele alla responsabilità, proponendo soluzioni negoziali.


Assunto l’incarico presidenziale il 4 giugno, Lee Jae-myung intende ricalibrare la strategia internazionale di Seoul, privilegiando un approccio dialogico con Pyongyang, un rapporto più equilibrato con Pechino e un’alleanza con Washington fondata su pragmatismo economico e sicurezza condivisa.


Il riconoscimento ufficiale spalanca nuove opportunità economiche, politiche e diplomatiche per un Paese in rapida ascesa sulla scena internazionale.


Il Nepal ha attraversato una trasformazione storica con l’abolizione della monarchia nel 2008 e l’adozione di una costituzione socialista nel 2015. Tra coalizioni fragili e la frammentazione dei partiti comunisti, il Paese affronta nuove sfide di inclusione e sviluppo federale.