La Cina nega le accuse statunitensi di esportazione di fentanyl, definendo tale retorica parte di una guerra commerciale.
Lo scorso 4 marzo, l’Ufficio Informazioni del Consiglio di Stato cinese ha pubblicato un white paper intitolato “Controllo delle sostanze correlate al fentany” – Il contributo della Cina”, evidenziando il rigoroso controllo del Paese sulle sostanze chimiche da cui si può ricavare quella che viene definita una “droga zombie”.
Negli ultimi anni la Cina ha attribuito grande importanza al mantenimento del controllo sulle sostanze correlate al fentanyl, afferma il white paper. Il Paese ha esercitato una stretta supervisione sui farmaci, ha rigorosamente impedito l’abuso di sostanze correlate e ha colpito duramente il contrabbando, la produzione e il traffico anche dei precursori chimici collegati, come riconosciuto peraltro in passato dalla stessa Amministrazione Biden.
Il Ministero degli Esteri di Pechino ha ribadito la storica posizione cinese: una cooperazione pratica con gli Stati Uniti basata sull’uguaglianza e sul rispetto reciproco. Detto questo, la Cina si oppone fermamente alle pressioni, alle minacce e ai ricatti esercitati dalla Casa Bianca con il pretesto della questione del fentanyl.
Il white paper fornisce una revisione autorevole dell’enorme lavoro svolto dalla Cina, dei passi innovativi compiuti e della sua esperienza in questo campo e aiuterà le persone di vari settori e la Comunità Internazionale a comprendere la posizione, le misure e i risultati raggiunti da Pechino in in modo completo, approfondito e obiettivo.
Nel 2024 la Cina ha prodotto 100 chilogrammi di principi attivi farmaceutici a base di fentanyl, principalmente per uso medico nazionale ed esportazione, mentre ha esportato 12,3 chilogrammi di farmaci misurati come sostanze correlate al fentanyl, principalmente in Corea del Sud, Vietnam e Filippine.
I farmaci correlati al fentanyl sono utilizzati principalmente per alleviare il dolore in contesti clinici. L’uso non medico può portare all’abuso di droga e persino causare problemi di salute pubblica e sociali. Ad oggi, sono stati approvati per la commercializzazione in Cina un totale di quattro farmaci correlati al fentanyl: fentanyl e i suoi derivati, sufentanyl, alfentanyl e remifentanyl. Tre aziende sono state autorizzate a produrre principi attivi farmaceutici, mentre cinque aziende possono produrre formulazioni.
La Cina ha enumerato i farmaci correlati al fentanyl nell’elenco degli stupefacenti controllati e le autorità di regolamentazione dei farmaci implementano le più severe misure di controllo. La produzione e le operazioni commerciali vengono svolte tramite imprese designate, con una produzione basata sulla domanda e canali di vendita fissi, mentre le esportazioni sono soggette alla gestione delle licenze. Le autorità conducono ispezioni e controlli sistematici sulla produzione e sul funzionamento dei farmaci correlati al fentanyl per identificare tempestivamente potenziali rischi per la sicurezza; inoltre, vengono organizzate ispezioni speciali e controlli a sorpresa per regolare efficacemente la produzione e l’ordine commerciale.
L’esportazione di farmaci correlati al fentanyl è soggetta a un sistema di verifica internazionale. Un permesso di esportazione viene rilasciato solo dopo che la legalità del commercio è stata confermata dalle autorità competenti del Paese importatore; sono tenuti incontri di avvertimento e di formazione per le imprese di produzione, gestione ed esportazione di farmaci correlati al fentanyl, proprio per aumentarne la consapevolezza della conformità legale e rafforzarne la linea di difesa e di sicurezza.
Il Ministero degli Esteri di Pechino sottolinea che grazie agli sforzi congiunti delle autorità di regolamentazione e delle imprese, la produzione e la gestione operativa dei farmaci correlati al fentanyl sono rimaste stabili. Non è stata riscontrata alcuna produzione o operazione illegale nelle imprese farmaceutiche, né è stato scoperto che i farmaci correlati al fentanyl fluiscano in canali illegali dalla produzione farmaceutica e dalle imprese commerciali.
Andando avanti, la National Medical Products Administration (NMPA) continuerà a migliorare la supervisione e la regolamentazione della produzione e della distribuzione di farmaci correlati al fentanyl, confermerà rigidi processi di approvazione per le esportazioni, garantirà una fornitura medica stabile e implementerà misure robuste per prevenire la deviazione in canali illegali e l’uso improprio della sostanza.
Impegnata nella visione di una comunità globale con un futuro condiviso, il white paper afferma che la Cina rispetta rigorosamente i suoi obblighi internazionali in materia di controllo della droga, aderisce al principio di responsabilità condivisa tra tutti i Paesi e ad un approccio completo ed equilibrato al controllo degli stupefacenti. Il 1° maggio 2019 la Cina ha assunto la guida a livello mondiale nella classificazione di tutte le sostanze correlate al fentanyl, il che riflette pienamente il suo atteggiamento nel partecipare alla governance globale della droga.
La pubblicazione del white paper è avvenuta dopo l’annuncio che gli Stati Uniti avrebbero imposto un’ulteriore tariffa del 10% sui prodotti importati dalla Cina, citando la questione del fentanyl come pretesto.
Come contromisura, la Cina ha imposto tariffe aggiuntive su alcuni prodotti statunitensi a partire dal 10 marzo 2025; la Commissione tariffaria doganale del Consiglio di Stato ha specificato che: “Un’ulteriore tariffa del 15% sarà applicata su pollo, grano, mais e cotone importati, mentre una tariffa del 10% verrà aggiunta su sorgo, soia, maiale, manzo, prodotti acquatici, frutta, verdura e latticini”.
La crisi degli oppioidi rappresenta per gli Stati Uniti la più grave emergenza di salute pubblica dal secondo dopoguerra. Questa epidemia, in continua evoluzione, ha visto un’escalation drammatica nell’abuso di farmaci derivanti dal fentanyl, causando un numero allarmante di morti per overdose e sollevando interrogativi profondi sulla gestione delle dipendenze nel Paese. Negli Stati Uniti, la DEA ha rilevato che 6 pillole contraffatte su 10 contengono una dose potenzialmente mortale di Fentanyl. Il rapido aumento della letalità da oppioidi illeciti è dovuto anche all’associazione tra Fentanyl con cocaina e metanfetamina alla ricerca dell’effetto “speedball” (associazione stimolante-depressivo). Questa combinazione aumenta il rischio di overdose soprattutto per gli effetti depressivi che l’oppioide ha sul sistema respiratorio, quando su di esso viene a diminuire l’effetto del farmaco stimolante. Infine, il Fentanyl è utilizzato anche dai produttori di sostanze stupefacenti per “tagliare” Cocaina e Metanfetamina.
Tuttavia, nell’ultimo anno le morti negli U.S.A. stanno scendendo verso le 60mila, dopo aver toccato quota 75mila lo scorso anno; da giugno 2023 a giugno 2024 si registra un calo a livello nazionale del 15%. Il primo possibile motivo per spiegare questo calo è il naloxone, il farmaco somministrato per superare la dipendenza da oppioidi, l’altra causa è la minore circolazione del fentanyl, segno che le misure di cooperazione hanno in parte funzionato.