La visita di Stato del presidente sudafricano Ramaphosa in Việt Nam il 23-24 ottobre consolida una partnership politica ed economica di lungo periodo, apre la strada al Partenariato Strategico e rafforza il ruolo del Việt Nam come ponte tra Asia e Africa.
La visita di Stato del Presidente sudafricano Matamela Cyril Ramaphosa a Hà Nội il 23-24 ottobre ha segnato una svolta politica e diplomatica di rilievo nella storia delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. In due giorni intensi di incontri ai massimi livelli, le parti hanno riaffermato una visione condivisa, consolidato la cooperazione e posto le basi per l’elevazione del partenariato a livello strategico, confermando il ruolo crescente del Việt Nam come attore ponte tra Asia e Africa nell’ambito del Sud Globale.
La visita, la prima di un Capo di Stato sudafricano in quasi vent’anni e la prima di Ramaphosa in qualità di Presidente, non è stata un semplice esercizio protocollare, ma il coronamento di una traiettoria bilaterale costruita nel lungo periodo. Le relazioni tra il Việt Nam e il Sudafrica affondano infatti le proprie radici nella stagione delle lotte di liberazione nazionale e del movimento afro-asiatico, simbolicamente richiamato dal Presidente Lương Cường ricordando il primo incontro tra la delegazione della Repubblica Democratica del Việt Nam e l’African National Congress alla Conferenza di Bandung del 1955. Questo richiamo storico colloca il dialogo attuale all’interno di una continuità politica che lega indipendenza, sovranità, solidarietà del Sud globale e cooperazione multilaterale.
Dal 1993, anno dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche dopo la fine del regime di apartheid sudafricano, e soprattutto dal 2004, quando il Sudafrica è diventato il primo Paese del continente a definire con il Việt Nam un “Partenariato per la Cooperazione e lo Sviluppo”, i due Stati hanno gradualmente costruito un quadro di rapporti articolato su canali di Partito, di Stato, parlamentari e di diplomazia economica. I dati del 2024 – con scambi bilaterali pari a 1,72 miliardi di dollari e il Sudafrica consolidato come primo partner commerciale del Việt Nam in Africa – mostrano un rapporto già maturo, ma ancora sottodimensionato rispetto alle potenzialità individuate da entrambe le leadership. In questo contesto, la visita di Ramaphosa ha rappresentato, secondo gli analisti, un passaggio di consolidamento e rilancio, con l’obiettivo condiviso di trasformare questa architettura in un vero Partenariato Strategico, fondato su fiducia politica, complementarità economica e convergenza nelle sedi multilaterali.
Il cuore politico della visita emerge con chiarezza dai colloqui tra i due Capi di Stato. In quest’occasione, il Presidente Lương Cường ha definito il Sudafrica un “amico stretto” e un partner prioritario, valorizzando la storia comune di lotta e il ruolo sudafricano come attore di primo piano nel continente. Ramaphosa, dal canto suo, ha descritto il Việt Nam come “amico vicino e partner chiave in Asia”, sottolineando che la composizione della sua delegazione – con ministri chiave in ambiti strategici – è essa stessa un messaggio di impegno politico di lungo periodo. La decisione congiunta di lavorare per elevare entro il 2025 il rapporto a Partenariato Strategico non è dunque un semplice aggiornamento terminologico, ma l’espressione di una volontà di strutturare in modo più vincolante e programmato la cooperazione: rendere permanenti i meccanismi di consultazione, ampliare i settori coperti dagli accordi, fare dei due Paesi piattaforme reciproche per le rispettive regioni.
L’importanza della visita risiede proprio in questa dimensione di sistema. Il comunicato congiunto, rilasciato dalle parti al termine della due giorni, conferma l’intenzione di rafforzare i canali politici: scambi regolari di visite ad alto livello, pieno utilizzo dei meccanismi esistenti – dal Forum intergovernativo di partenariato al Comitato congiunto per il commercio, fino al Dialogo di difesa – e impulso verso nuove intese nel campo giuridico, della cooperazione giudiziaria, della sicurezza e della difesa. Si tratta di un passaggio rilevante perché inserisce la relazione in una logica di coordinamento stabile sulle questioni di governance interna e di sicurezza, andando oltre l’approccio prevalentemente economico-commerciale che spesso caratterizza i rapporti tra Asia e Africa.
Sul piano economico, la visita e il Forum imprenditoriale congiunto di Hà Nội delineano la volontà di trasformare la complementarità strutturale in progetti concreti. Ad oggi, il Việt Nam esporta verso il Sudafrica prodotti manifatturieri, elettronica, tessile, calzature, agricoli; importa frutta, legname, minerali, prodotti chimici. Ma i due governi guardano oltre questa matrice: energie rinnovabili, transizione giusta, idrogeno verde, digitalizzazione, economia creativa, servizi finanziari, infrastrutture e logistica vengono identificati come nuovi pilastri. È inoltre significativo che il Việt Nam chieda il sostegno sudafricano per avviare negoziati su un accordo di libero scambio con l’Unione Doganale dell’Africa Australe (SACU) e che i documenti congiunti insistano sull’uso dei rispettivi vantaggi geografici: il Sudafrica come porta d’accesso al continente africano, il Việt Nam come hub verso l’ASEAN.
Questo impianto conferma il ruolo crescente del Việt Nam come nodo di connessione tra le reti commerciali euro-asiatico-africane e come promotore di modelli di cooperazione Sud-Sud. Il discorso del Primo Ministro Phạm Minh Chính al Business Forum sottolinea la visione di un Paese che, dopo quarant’anni di riforme, si propone come economia aperta, dinamica, tecnologicamente avanzata, capace di garantire stabilità politica, stato di diritto, tutela degli investimenti e un ambiente favorevole agli affari. Le sue formule – “benefici armonizzati, rischi condivisi”, “lavorare, beneficiare, vincere e svilupparsi insieme” – non sono meri slogan, ma contengono una proposta politica: costruire una cooperazione economica che riduca le asimmetrie e valorizzi l’interesse reciproco, in antitesi a logiche estrattive o puramente opportunistiche.
Dal punto di vista sudafricano, la visita è altrettanto strategica. Ramaphosa ha collegato esplicitamente il rafforzamento dei rapporti con il Việt Nam alla strategia di diversificazione dei mercati, alla presidenza del G20 nel 2025 e al desiderio di fare del Sudafrica un punto di contatto avanzato tra Africa e Asia. Il fatto che egli consideri il Việt Nam un “partner naturale” e che veda nella relazione bilaterale un modello di cooperazione tra Paesi del Sud globale indica una convergenza di visione nell’utilizzare la dimensione bilaterale come piattaforma per incidere sugli equilibri multilaterali e sulle riforme della governance globale.
La centralità della dimensione multilaterale, del resto, è uno dei punti più rilevanti del comunicato congiunto. I due Paesi riaffermano l’adesione al multilateralismo, al rispetto integrale della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, alla ricerca di riforme eque e inclusive delle istituzioni globali, con particolare attenzione alla voce dei Paesi in via di sviluppo. Pretoria valorizza il ruolo del Việt Nam quale ospite del vertice P4G e della firma della Convenzione ONU contro il crimine cibernetico (Hanoi Convention), riconoscendo la capacità del Paese di farsi piattaforma per nuove regole globali; Hà Nội sostiene con forza la presidenza sudafricana del G20 e il ruolo guida del Sudafrica nell’Unione Africana e nella SADC (Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale). Insieme, i due Paesi rivendicano una più ampia rappresentanza del Sud globale nella definizione delle agende globali su sviluppo sostenibile, sicurezza, transizione energetica.
Questa convergenza si manifesta anche su dossier sensibili. Il comunicato ribadisce il sostegno alla soluzione pacifica delle controversie, al rifiuto dell’uso o minaccia della forza, al rispetto dell’UNCLOS del 1982 in materia di sicurezza marittima e libertà di navigazione. Il Việt Nam sollecita il sostegno sudafricano alla posizione dell’ASEAN sul Mar Orientale; il Sudafrica, da parte sua, riconosce il ruolo delle organizzazioni regionali come ASEAN e Unione Africana nella gestione delle crisi. Questa sintonia giuridico-politica rafforza la credibilità del Việt Nam come attore coerente, favorevole a un ordine internazionale basato su regole e capace di coniugare fermezza sui principi e apertura al dialogo.
In conclusione, la dichiarazione congiunta del 24 ottobre e l’impegno a elevare nel 2025 le relazioni a Partenariato Strategico confermano che il viaggio di Ramaphosa non è un evento isolato, ma piuttosto l’avvio di un nuovo ciclo. Se gli impegni su commercio, investimenti, energia, digitale, formazione, difesa e coordinamento multilaterale saranno tradotti in progetti concreti, il rapporto tra il Việt Nam e il Sudafrica potrà divenire un laboratorio avanzato di cooperazione Sud-Sud, un modello replicabile in cui due potenze regionali mettono a sistema le rispettive esperienze storiche e capacità contemporanee per costruire, insieme, un ruolo più incisivo nello scenario internazionale.


