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Giulio Chinappi
February 4, 2025
© Photo: Public domain

Di fronte ai mutamenti geopolitici globali, la Russia ha intensificato il suo orientamento verso l’Asia, rafforzando i legami con l’ASEAN. Dalla diplomazia all’economia, passando per il turismo, Mosca e il Sud-Est asiatico consolidano una cooperazione sempre più rilevante.

Segue nostro Telegram.

Sin dall’inizio di questo secolo, sotto la leadership di Vladimir Putin, la Russia ha dato particolare importanza alle relazioni con l’Asia. Questa politica russa di “guardare verso Oriente” (Поворот российской политики на восток) è stata ulteriormente accelerata a seguito del deteriorarsi delle relazioni con il blocco occidentale, portando Mosca a rafforzare non solo i già importanti legami con la Cina, ma anche quelli con altri partner della regione, come la Repubblica Democratica Popolare di Corea (Corea del Nord) o il Vietnam, due Paesi con i quali la Federazione Russa ha stipulato un Partenariato Strategico Globale.

Nell’ambito di questo riorientamento della propria politica estera verso il continente asiatico, la Russia sta lavorando anche per rafforzare le relazioni con l’ASEAN, l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, un’organizzazione regionale che include alcune delle economie emergenti più importanti, come il già citato Vietnam, ma anche l’Indonesia, nuovo Paese membro dei BRICS+, la Malaysia e la Thailandia (questi ultimi due divenuti membri associati dei BRICS+).

Con questi presupposti, la Russia ha recentemente inviato una proposta ai Paesi dell’ASEAN per aderire alla futura Carta Eurasiatica della Multipolarità e della Diversità, un documento che ha già ottenuto l’adesione di Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, e che ha suscitato anche l’interesse della Cina.  Intervistato dal giornale russo Izvestija, Paul Chambers, consulente speciale per gli affari internazionali presso il Center for ASEAN Public Studies dell’Università di Naresuan, in Thailandia, ha dichiarato che i Paesi dell’ASEAN potrebbero essere interessati ad aderire alla Carta: “La carta enfatizza la multipolarità e la diversità, temi che l’ASEAN sta proprio promuovendo per mantenere relazioni amichevoli con il mondo. Questo sostiene la rilevanza dell’organizzazione e i suoi sforzi per mantenere il suo ruolo centrale nella regione”, ha detto l’esperto. “Lo stesso Vietnam ha una lunga storia di stretti rapporti con la Russia. Anche Thailandia, Indonesia, Myanmar, Malaysia cercano di mantenere un equilibrio tra Russia e Stati Uniti”, ha concluso Chambers.

Nel contesto del ridisegnarsi delle relazioni internazionali secondo un nuovo ordine, la Russia e l’ASEAN si stanno affermando infatti come due dei principali fautori del multipolarismo. Questo è stato ribadito anche in occasione della 15ª Conferenza asiatica del Valdai Discussion Club, svoltasi nello scorso mese di dicembre a Kuala Lumpur, in Malaysia. Intervenendo all’evento, l’esperto giapponese Atsushi Sunami, presidente della Sasakawa Peace Foundation, ha sottolineato proprio il ruolo che la Russia e l’ASEAN possono giocare per l’affermazione del multipolarismo. Secondo Sunami, le economie di Russia e ASEAN interagiscono strettamente, “dimostrando di essere pronte a migliorare la comprensione reciproca e a rafforzare la cooperazione“. “La Russia svolge un ruolo fondamentale nel garantire la stabilità e la prosperità della regione, agendo come principale garante della sicurezza e come uno dei maggiori fornitori di energia e generi alimentari“, ha aggiunto.

Da parte sua, il direttore del programma del Valdai Discussion Club, Timofej Bordačev, ha osservato che la cooperazione tra Russia e Sud-Est asiatico si sta sviluppando in parallelo con il cambiamento del contesto internazionale: “Oggi il contesto internazionale è in evoluzione e vediamo come i cambiamenti politici ed economici nel mondo ci aiutino a superare la distanza geografica, che rappresenta un ostacolo fondamentale. Negli ultimi anni, il rafforzamento delle relazioni tra Russia e Sud-Est asiatico, o più in generale tra Russia e Asia, è diventato una necessità piuttosto che una scelta“, ha affermato l’accademico, confermando lo scenario che abbiamo descritto in precedenza.

Anche il Ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, è tornato sull’importanza di una visione eurasiatica nella politica estera russa, in occasione di una conferenza di bilancio sulle relazioni estere della Federazione nel 2024. Il capo della diplomazia russa ha affermato l’importanza dell’iniziativa eurasiatica lanciata dal Presidente Vladimir Putin, con l’obiettivo di creare “un’architettura eurasiatica che sarà aperta a tutti i Paesi del continente”, compresi quelli dell’ASEAN. Lavrov ha sottolineato che queste idee sono state discusse per circa dieci anni, da quando Putin, al primo vertice Russia-ASEAN, aveva avanzato l’iniziativa per la creazione di un grande partenariato eurasiatico, e che questo progetto non dovrebbe escludere aprioristicamente l’Europa occidentale.

Oltre che a livello di governi e di commerci, le crescenti relazioni tra Russia e ASEAN stanno portando anche a scambi in altri settori, come quello turistico. Secondo i dati recentemente annunciati dal viceministro russo dello Sviluppo economico, Vladimir Il’ičev, il flusso turistico reciproco tra la Russia e gli Stati membri dell’ASEAN ha raggiunto la simbolica cifra di 1 milione nel corso del 2024, con Thailandia, Vietnam e Indonesia che hanno registrato i numeri più alti: “I Paesi del Sud-Est asiatico restano tra le destinazioni più popolari per i turisti russi. Nel 2024, il flusso turistico reciproco ha raggiunto 1 milione di viaggi. Thailandia, Vietnam e Indonesia registrano tradizionalmente i numeri più alti”, si legge nel rapporto letto da Il’ičev in occasione del quarto incontro dei ministri del turismo Russia-ASEAN, tenutosi a margine del Forum del turismo dell’ASEAN a Johor, in Malaysia.

Nel complesso, dunque, l’approfondimento delle relazioni tra la Russia e i Paesi dell’ASEAN riflette il più ampio riorientamento della politica estera di Mosca verso l’Asia, in risposta ai mutamenti geopolitici globali e alle politiche russofobe promosse dall’Occidente collettivo, ma anche alla crescente importanza di quest’area del mondo nello scacchiere globale. Dall’economia alla sicurezza, dalla diplomazia al turismo, la cooperazione tra queste due realtà si sta sviluppando su molteplici livelli, contribuendo alla costruzione di un ordine mondiale più multipolare. Il crescente interesse dell’ASEAN per le iniziative promosse dalla Russia, come la Carta Eurasiatica della Multipolarità e della Diversità, conferma che la visione eurasiatica di Mosca trova eco anche nei Paesi del Sud-Est asiatico. Con la continua espansione delle collaborazioni e l’intensificazione degli scambi, Russia e ASEAN sembrano destinate a rafforzare ulteriormente le proprie relazioni in tutti gli ambiti, delineando nuove prospettive per il futuro della regione e del continente eurasiatico nel suo complesso.

La Russia si rivolge all’ASEAN nella sua politica di “guardare verso Oriente”

Di fronte ai mutamenti geopolitici globali, la Russia ha intensificato il suo orientamento verso l’Asia, rafforzando i legami con l’ASEAN. Dalla diplomazia all’economia, passando per il turismo, Mosca e il Sud-Est asiatico consolidano una cooperazione sempre più rilevante.

Segue nostro Telegram.

Sin dall’inizio di questo secolo, sotto la leadership di Vladimir Putin, la Russia ha dato particolare importanza alle relazioni con l’Asia. Questa politica russa di “guardare verso Oriente” (Поворот российской политики на восток) è stata ulteriormente accelerata a seguito del deteriorarsi delle relazioni con il blocco occidentale, portando Mosca a rafforzare non solo i già importanti legami con la Cina, ma anche quelli con altri partner della regione, come la Repubblica Democratica Popolare di Corea (Corea del Nord) o il Vietnam, due Paesi con i quali la Federazione Russa ha stipulato un Partenariato Strategico Globale.

Nell’ambito di questo riorientamento della propria politica estera verso il continente asiatico, la Russia sta lavorando anche per rafforzare le relazioni con l’ASEAN, l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, un’organizzazione regionale che include alcune delle economie emergenti più importanti, come il già citato Vietnam, ma anche l’Indonesia, nuovo Paese membro dei BRICS+, la Malaysia e la Thailandia (questi ultimi due divenuti membri associati dei BRICS+).

Con questi presupposti, la Russia ha recentemente inviato una proposta ai Paesi dell’ASEAN per aderire alla futura Carta Eurasiatica della Multipolarità e della Diversità, un documento che ha già ottenuto l’adesione di Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, e che ha suscitato anche l’interesse della Cina.  Intervistato dal giornale russo Izvestija, Paul Chambers, consulente speciale per gli affari internazionali presso il Center for ASEAN Public Studies dell’Università di Naresuan, in Thailandia, ha dichiarato che i Paesi dell’ASEAN potrebbero essere interessati ad aderire alla Carta: “La carta enfatizza la multipolarità e la diversità, temi che l’ASEAN sta proprio promuovendo per mantenere relazioni amichevoli con il mondo. Questo sostiene la rilevanza dell’organizzazione e i suoi sforzi per mantenere il suo ruolo centrale nella regione”, ha detto l’esperto. “Lo stesso Vietnam ha una lunga storia di stretti rapporti con la Russia. Anche Thailandia, Indonesia, Myanmar, Malaysia cercano di mantenere un equilibrio tra Russia e Stati Uniti”, ha concluso Chambers.

Nel contesto del ridisegnarsi delle relazioni internazionali secondo un nuovo ordine, la Russia e l’ASEAN si stanno affermando infatti come due dei principali fautori del multipolarismo. Questo è stato ribadito anche in occasione della 15ª Conferenza asiatica del Valdai Discussion Club, svoltasi nello scorso mese di dicembre a Kuala Lumpur, in Malaysia. Intervenendo all’evento, l’esperto giapponese Atsushi Sunami, presidente della Sasakawa Peace Foundation, ha sottolineato proprio il ruolo che la Russia e l’ASEAN possono giocare per l’affermazione del multipolarismo. Secondo Sunami, le economie di Russia e ASEAN interagiscono strettamente, “dimostrando di essere pronte a migliorare la comprensione reciproca e a rafforzare la cooperazione“. “La Russia svolge un ruolo fondamentale nel garantire la stabilità e la prosperità della regione, agendo come principale garante della sicurezza e come uno dei maggiori fornitori di energia e generi alimentari“, ha aggiunto.

Da parte sua, il direttore del programma del Valdai Discussion Club, Timofej Bordačev, ha osservato che la cooperazione tra Russia e Sud-Est asiatico si sta sviluppando in parallelo con il cambiamento del contesto internazionale: “Oggi il contesto internazionale è in evoluzione e vediamo come i cambiamenti politici ed economici nel mondo ci aiutino a superare la distanza geografica, che rappresenta un ostacolo fondamentale. Negli ultimi anni, il rafforzamento delle relazioni tra Russia e Sud-Est asiatico, o più in generale tra Russia e Asia, è diventato una necessità piuttosto che una scelta“, ha affermato l’accademico, confermando lo scenario che abbiamo descritto in precedenza.

Anche il Ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, è tornato sull’importanza di una visione eurasiatica nella politica estera russa, in occasione di una conferenza di bilancio sulle relazioni estere della Federazione nel 2024. Il capo della diplomazia russa ha affermato l’importanza dell’iniziativa eurasiatica lanciata dal Presidente Vladimir Putin, con l’obiettivo di creare “un’architettura eurasiatica che sarà aperta a tutti i Paesi del continente”, compresi quelli dell’ASEAN. Lavrov ha sottolineato che queste idee sono state discusse per circa dieci anni, da quando Putin, al primo vertice Russia-ASEAN, aveva avanzato l’iniziativa per la creazione di un grande partenariato eurasiatico, e che questo progetto non dovrebbe escludere aprioristicamente l’Europa occidentale.

Oltre che a livello di governi e di commerci, le crescenti relazioni tra Russia e ASEAN stanno portando anche a scambi in altri settori, come quello turistico. Secondo i dati recentemente annunciati dal viceministro russo dello Sviluppo economico, Vladimir Il’ičev, il flusso turistico reciproco tra la Russia e gli Stati membri dell’ASEAN ha raggiunto la simbolica cifra di 1 milione nel corso del 2024, con Thailandia, Vietnam e Indonesia che hanno registrato i numeri più alti: “I Paesi del Sud-Est asiatico restano tra le destinazioni più popolari per i turisti russi. Nel 2024, il flusso turistico reciproco ha raggiunto 1 milione di viaggi. Thailandia, Vietnam e Indonesia registrano tradizionalmente i numeri più alti”, si legge nel rapporto letto da Il’ičev in occasione del quarto incontro dei ministri del turismo Russia-ASEAN, tenutosi a margine del Forum del turismo dell’ASEAN a Johor, in Malaysia.

Nel complesso, dunque, l’approfondimento delle relazioni tra la Russia e i Paesi dell’ASEAN riflette il più ampio riorientamento della politica estera di Mosca verso l’Asia, in risposta ai mutamenti geopolitici globali e alle politiche russofobe promosse dall’Occidente collettivo, ma anche alla crescente importanza di quest’area del mondo nello scacchiere globale. Dall’economia alla sicurezza, dalla diplomazia al turismo, la cooperazione tra queste due realtà si sta sviluppando su molteplici livelli, contribuendo alla costruzione di un ordine mondiale più multipolare. Il crescente interesse dell’ASEAN per le iniziative promosse dalla Russia, come la Carta Eurasiatica della Multipolarità e della Diversità, conferma che la visione eurasiatica di Mosca trova eco anche nei Paesi del Sud-Est asiatico. Con la continua espansione delle collaborazioni e l’intensificazione degli scambi, Russia e ASEAN sembrano destinate a rafforzare ulteriormente le proprie relazioni in tutti gli ambiti, delineando nuove prospettive per il futuro della regione e del continente eurasiatico nel suo complesso.

Di fronte ai mutamenti geopolitici globali, la Russia ha intensificato il suo orientamento verso l’Asia, rafforzando i legami con l’ASEAN. Dalla diplomazia all’economia, passando per il turismo, Mosca e il Sud-Est asiatico consolidano una cooperazione sempre più rilevante.

Segue nostro Telegram.

Sin dall’inizio di questo secolo, sotto la leadership di Vladimir Putin, la Russia ha dato particolare importanza alle relazioni con l’Asia. Questa politica russa di “guardare verso Oriente” (Поворот российской политики на восток) è stata ulteriormente accelerata a seguito del deteriorarsi delle relazioni con il blocco occidentale, portando Mosca a rafforzare non solo i già importanti legami con la Cina, ma anche quelli con altri partner della regione, come la Repubblica Democratica Popolare di Corea (Corea del Nord) o il Vietnam, due Paesi con i quali la Federazione Russa ha stipulato un Partenariato Strategico Globale.

Nell’ambito di questo riorientamento della propria politica estera verso il continente asiatico, la Russia sta lavorando anche per rafforzare le relazioni con l’ASEAN, l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, un’organizzazione regionale che include alcune delle economie emergenti più importanti, come il già citato Vietnam, ma anche l’Indonesia, nuovo Paese membro dei BRICS+, la Malaysia e la Thailandia (questi ultimi due divenuti membri associati dei BRICS+).

Con questi presupposti, la Russia ha recentemente inviato una proposta ai Paesi dell’ASEAN per aderire alla futura Carta Eurasiatica della Multipolarità e della Diversità, un documento che ha già ottenuto l’adesione di Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, e che ha suscitato anche l’interesse della Cina.  Intervistato dal giornale russo Izvestija, Paul Chambers, consulente speciale per gli affari internazionali presso il Center for ASEAN Public Studies dell’Università di Naresuan, in Thailandia, ha dichiarato che i Paesi dell’ASEAN potrebbero essere interessati ad aderire alla Carta: “La carta enfatizza la multipolarità e la diversità, temi che l’ASEAN sta proprio promuovendo per mantenere relazioni amichevoli con il mondo. Questo sostiene la rilevanza dell’organizzazione e i suoi sforzi per mantenere il suo ruolo centrale nella regione”, ha detto l’esperto. “Lo stesso Vietnam ha una lunga storia di stretti rapporti con la Russia. Anche Thailandia, Indonesia, Myanmar, Malaysia cercano di mantenere un equilibrio tra Russia e Stati Uniti”, ha concluso Chambers.

Nel contesto del ridisegnarsi delle relazioni internazionali secondo un nuovo ordine, la Russia e l’ASEAN si stanno affermando infatti come due dei principali fautori del multipolarismo. Questo è stato ribadito anche in occasione della 15ª Conferenza asiatica del Valdai Discussion Club, svoltasi nello scorso mese di dicembre a Kuala Lumpur, in Malaysia. Intervenendo all’evento, l’esperto giapponese Atsushi Sunami, presidente della Sasakawa Peace Foundation, ha sottolineato proprio il ruolo che la Russia e l’ASEAN possono giocare per l’affermazione del multipolarismo. Secondo Sunami, le economie di Russia e ASEAN interagiscono strettamente, “dimostrando di essere pronte a migliorare la comprensione reciproca e a rafforzare la cooperazione“. “La Russia svolge un ruolo fondamentale nel garantire la stabilità e la prosperità della regione, agendo come principale garante della sicurezza e come uno dei maggiori fornitori di energia e generi alimentari“, ha aggiunto.

Da parte sua, il direttore del programma del Valdai Discussion Club, Timofej Bordačev, ha osservato che la cooperazione tra Russia e Sud-Est asiatico si sta sviluppando in parallelo con il cambiamento del contesto internazionale: “Oggi il contesto internazionale è in evoluzione e vediamo come i cambiamenti politici ed economici nel mondo ci aiutino a superare la distanza geografica, che rappresenta un ostacolo fondamentale. Negli ultimi anni, il rafforzamento delle relazioni tra Russia e Sud-Est asiatico, o più in generale tra Russia e Asia, è diventato una necessità piuttosto che una scelta“, ha affermato l’accademico, confermando lo scenario che abbiamo descritto in precedenza.

Anche il Ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, è tornato sull’importanza di una visione eurasiatica nella politica estera russa, in occasione di una conferenza di bilancio sulle relazioni estere della Federazione nel 2024. Il capo della diplomazia russa ha affermato l’importanza dell’iniziativa eurasiatica lanciata dal Presidente Vladimir Putin, con l’obiettivo di creare “un’architettura eurasiatica che sarà aperta a tutti i Paesi del continente”, compresi quelli dell’ASEAN. Lavrov ha sottolineato che queste idee sono state discusse per circa dieci anni, da quando Putin, al primo vertice Russia-ASEAN, aveva avanzato l’iniziativa per la creazione di un grande partenariato eurasiatico, e che questo progetto non dovrebbe escludere aprioristicamente l’Europa occidentale.

Oltre che a livello di governi e di commerci, le crescenti relazioni tra Russia e ASEAN stanno portando anche a scambi in altri settori, come quello turistico. Secondo i dati recentemente annunciati dal viceministro russo dello Sviluppo economico, Vladimir Il’ičev, il flusso turistico reciproco tra la Russia e gli Stati membri dell’ASEAN ha raggiunto la simbolica cifra di 1 milione nel corso del 2024, con Thailandia, Vietnam e Indonesia che hanno registrato i numeri più alti: “I Paesi del Sud-Est asiatico restano tra le destinazioni più popolari per i turisti russi. Nel 2024, il flusso turistico reciproco ha raggiunto 1 milione di viaggi. Thailandia, Vietnam e Indonesia registrano tradizionalmente i numeri più alti”, si legge nel rapporto letto da Il’ičev in occasione del quarto incontro dei ministri del turismo Russia-ASEAN, tenutosi a margine del Forum del turismo dell’ASEAN a Johor, in Malaysia.

Nel complesso, dunque, l’approfondimento delle relazioni tra la Russia e i Paesi dell’ASEAN riflette il più ampio riorientamento della politica estera di Mosca verso l’Asia, in risposta ai mutamenti geopolitici globali e alle politiche russofobe promosse dall’Occidente collettivo, ma anche alla crescente importanza di quest’area del mondo nello scacchiere globale. Dall’economia alla sicurezza, dalla diplomazia al turismo, la cooperazione tra queste due realtà si sta sviluppando su molteplici livelli, contribuendo alla costruzione di un ordine mondiale più multipolare. Il crescente interesse dell’ASEAN per le iniziative promosse dalla Russia, come la Carta Eurasiatica della Multipolarità e della Diversità, conferma che la visione eurasiatica di Mosca trova eco anche nei Paesi del Sud-Est asiatico. Con la continua espansione delle collaborazioni e l’intensificazione degli scambi, Russia e ASEAN sembrano destinate a rafforzare ulteriormente le proprie relazioni in tutti gli ambiti, delineando nuove prospettive per il futuro della regione e del continente eurasiatico nel suo complesso.

The views of individual contributors do not necessarily represent those of the Strategic Culture Foundation.

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