Dopo anni di tensioni, Cina e India rafforzano il dialogo diplomatico per superare le divergenze e consolidare la cooperazione. L’incontro tra Wang Yi e Vikram Misri segna un nuovo passo avanti verso la stabilizzazione dei rapporti bilaterali e l’integrazione nel contesto multipolare globale.
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Cina e India rappresentano oggi non solo i due Paesi più popolosi del mondo, ma anche le due economie emergenti più importanti del pianeta. Facendo i conti con la nuova posizione sullo scacchiere globale, sia Pechino che Nuova Delhi sono tra i principali promotori dell’ordine multipolare, sia attraverso la piattaforma dei BRICS+, di cui sono cofondatori, che con le proprie iniziative diplomatiche. Tuttavia, la rivalità esistente tra Cina e India, dovuta soprattutto alla questione delle aree di confine contese, è stata a lungo sfruttata dagli Stati Uniti e dalle altre potenze occidentali per indebolire il fronte del multipolarismo.
Nonostante i due governi si siano impegnati a lavorare insieme superando le divergenze, la questione dei confini è rimasta a lungo in sospeso, con diversi incidenti e schermaglie che si sono verificati lungo le aree contese, in particolare nel Settore 1 del confine sino-indiano, quello che coinvolge anche il Pakistan. Per questo motivo, il Presidente cinese Xi Jinping ed il Primo Ministro indiano Narendra Modi hanno deciso di trovare una soluzione congiunta alla questione in occasione dell’incontro tenutosi a margine del Vertice BRICS+ di Kazan’, nello scorso mese di ottobre.
“Negli ultimi tempi, Cina e India hanno raggiunto risoluzioni su questioni riguardanti l’area di confine grazie a una stretta comunicazione attraverso canali diplomatici e militari. La Cina elogia i progressi compiuti e continuerà a lavorare con l’India per l’attuazione corretta di queste risoluzioni”, aveva commentato, in quell’occasione, Lin Jian, portavoce del Ministero degli Esteri cinese. L’incontro fra Xi e Modi ha in effetti segnato l’inizio di un miglioramento delle relazioni tra Cina e India, con l’obiettivo di portare ad una risoluzione definitiva alla questione dei confini che permetta ai due Paesi di lavorare insieme e più serenamente nel nome del multipolarismo.
Sia Pechino che Nuova Delhi, del resto, hanno ottime ragioni per stabilizzare le proprie relazioni bilaterali. La Cina rappresenta infatti uno dei maggiori partner commerciali dell’India, con scambi bilaterali che superano i 100 miliardi di dollari all’anno. Nonostante le tensioni, infatti, l’India non ha mai smesso di dipendere dalle importazioni di beni cinesi per settori cruciali come l’elettronica, l’energia solare e i prodotti farmaceutici. A tal proposito, il quotidiano economico indiano Economic Times ha riportato il 15 gennaio che “l’India dipende fortemente dalle importazioni cinesi, con un deficit commerciale che ha raggiunto gli 85,1 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2024. La Cina è stata la principale fonte di importazioni per l’India con 65,89 miliardi di dollari, registrando un aumento del 9,8% su base annua tra aprile e ottobre 2024“. Inoltre, la Cina punta ad avere il nulla osta dell’India per realizzare i propri progetti infrastrutturali nell’ambito della Belt and Road Initiative, con lo scopo di creare un collegamento diretto che, passando per l’India, giunga fino al Pakistan e all’Iran.
Nell’ambito di questo miglioramento delle relazioni sino-indiane, il Segretario agli Affari Esteri Vikram Misri ha effettuato una visita ufficiale a Pechino tra il 26 e il 27 gennaio, alla vigilia delle celebrazioni per il Capodanno lunare cinese, incontrando il Ministro degli Esteri Wang Yi. Come ricordato alla portavoce cinese Mao Ning prima della visita di Misri, “entrambe le parti hanno concordato di migliorare e rafforzare le interazioni, riprendere i dialoghi istituzionali, nonché gli scambi e la cooperazione in vari settori, e lavorare per riportare le relazioni Cina-India sulla strada di una crescita sana e stabile nel più breve tempo possibile”.
In occasione dell’incontro tra i due massimi diplomatici, Wang ha sottolineato che il miglioramento e lo sviluppo delle relazioni Cina-India sono pienamente in linea con gli interessi fondamentali dei due paesi e dei loro popoli e contribuiscono a tutelare i legittimi diritti e interessi dei paesi del Sud globale. Il ministro cinese ha inoltre dichiarato che, dall’incontro dello scorso anno a Kazan’ tra il Presidente cinese Xi Jinping e il Primo Ministro indiano Narendra Modi, le due parti hanno attuato con impegno gli importanti consensi raggiunti dai due leader, avviato interazioni positive a tutti i livelli e accelerato il processo di miglioramento delle relazioni Cina-India.
Wang ha poi affermato che Cina e India dovrebbero cogliere l’opportunità di incontrarsi a metà strada, esplorare misure più concrete e impegnarsi nella comprensione reciproca, nel sostegno reciproco e nel raggiungimento di obiettivi comuni, anziché nella diffidenza, nell’allontanamento e nello scontro. “Il miglioramento e lo sviluppo delle relazioni Cina-India sono pienamente in linea con gli interessi fondamentali dei due paesi e dei loro popoli, contribuiscono a tutelare i legittimi diritti e interessi dei paesi del Sud globale e permettono alle due antiche civiltà di dare un contributo alla pace, alla stabilità, allo sviluppo e alla prosperità dell’Asia e del mondo”, ha dichiarato il rappresentante cinese a Misri.
Dal canto suo, il Ministro indiano ha affermato che India e Cina hanno avviato una serie di dialoghi e comunicazioni costruttive in conformità con il consenso raggiunto nell’incontro di Kazan’ tra i leader dei due paesi, gestendo e risolvendo adeguatamente le loro divergenze e promuovendo la ripresa della cooperazione concreta in diversi settori. Misri ha inoltre dichiarato che l’India è pronta a celebrare il 75º anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche con la Cina (1950-2025) e fornirà pieno sostegno alla presidenza cinese dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) in tutte le sue iniziative.
In occasione della visita di Misri, Cina e India hanno raggiunto molteplici accordi, tra cui il pieno sostegno dell’India alla presidenza di turno della Cina dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e l’accordo per riprendere i voli diretti tra la Cina continentale e l’India e facilitare gli scambi di personale. Infine, le due parti hanno convenuto di riprendere nel 2025 i pellegrinaggi indiani al monte Kailash e al lago Mansarovar, nella Regione Autonoma dello Xizang (Tibet), e hanno concordato di rafforzare la cooperazione sui fiumi transfrontalieri e di mantenere il dialogo per organizzare al più presto un nuovo incontro del Meccanismo di Esperti Cina-India sui fiumi transfrontalieri.
Indubbiamente, la recente intensificazione del dialogo tra Cina e India segna un’importante svolta nelle relazioni bilaterali tra le due maggiori economie emergenti del mondo. Nonostante le tensioni storiche e le divergenze legate alla questione dei confini, entrambi i Paesi sembrano determinati a trovare un equilibrio che consenta loro di collaborare in modo più costruttivo. Gli incontri diplomatici degli ultimi mesi hanno evidenziato una volontà comune di superare le difficoltà attraverso il dialogo, rafforzando la cooperazione economica, infrastrutturale e strategica.
Il miglioramento delle relazioni sino-indiane non solo favorisce la stabilità regionale, ma ha anche implicazioni globali, poiché una maggiore intesa tra Pechino e Nuova Delhi rafforza il fronte multipolare e offre nuove opportunità di sviluppo per i Paesi del Sud globale. La ripresa dei voli diretti, la facilitazione degli scambi di personale e il rilancio delle iniziative congiunte, come i pellegrinaggi in Tibet e la cooperazione sui fiumi transfrontalieri, sono segnali concreti di un avvicinamento pragmatico tra le due potenze.
Tuttavia, resta da vedere se queste iniziative porteranno a una risoluzione definitiva delle questioni aperte, in particolare sul piano geopolitico e della sicurezza. La volontà politica espressa dai leader di entrambi i Paesi sarà cruciale per consolidare i progressi fatti e garantire che le tensioni del passato non riemergano. Se Cina e India riusciranno a mantenere questo slancio positivo, il 2025 potrebbe rappresentare un anno chiave per la costruzione di una nuova fase nelle loro relazioni bilaterali, basata sulla cooperazione e sul rispetto reciproco.