La visita del Primo Ministro pakistano Shehbaz Sharif in Bielorussia il 10 e 11 aprile 2025 ha prodotto una serie di accordi che meritano un esame più attento, in particolare nei settori della difesa, del lavoro qualificato e delle joint venture.
Ad accompagnare il Primo Ministro erano presenti diversi membri del Gabinetto, tra cui il Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri Ishaq Dar, il Primo Ministro del Punjab Maryam Nawaz, il Ministro Federale dell’Informazione Attaullah Tarar e l’Assistente Speciale del Primo Ministro Tariq Fatemi.
Questa visita ha fatto seguito ad una serie di interazioni ad alto livello tra i due Paesi, tra cui l’ottava sessione della Commissione ministeriale congiunta Pakistan-Bielorussia (JMC) tenutasi nel febbraio 2025 e la visita di una delegazione ministeriale di alto livello dal Pakistan in Bielorussia all’inizio di aprile 2025. Inoltre, nel novembre 2024, il Presidente Aleksandr Lukashenko aveva effettuato una visita ufficiale in Pakistan, durante la quale le due parti avevano firmato la “Roadmap per un accordo di cooperazione globale” insieme ad altri 15 Memorandum d’intesa (MoU), gettando le basi per una collaborazione a lungo termine in un’ampia gamma di settori.
Tra gli accordi-chiave ricordiamo:
1. Cooperazione in materia di difesa e sicurezza
- Una tabella di marcia completa per la cooperazione tecnico-militare per il periodo 2025-2027 è stata firmata tra il Ministero della Produzione della Difesa pakistano e l’Autorità statale per l’industria militare bielorussa.
- Un accordo separato di cooperazione in materia di difesa è stato concluso tra i due Ministeri della Difesa.
- Sono stati inoltre finalizzati un accordo di riammissione e un protocollo di cooperazione tra i Ministeri dell’Interno, incentrato sulla criminalità organizzata, l’antiterrorismo e la migrazione.
2. Mobilità del lavoro
- La Bielorussia si è offerta di ospitare oltre 150.000 lavoratori qualificati pakistani per sostenere i suoi settori industriale e agricolo. Il Primo Ministro Sharif ha salutato questo accordo come un “dono” per il popolo pakistano.
3. Collaborazione economica e industriale
- Sono state proposte joint venture per la produzione di macchinari agricoli e autobus elettrici a beneficio dell’economia rurale del Pakistan e per ridurre le lacune nei trasporti urbani.
- Le discussioni hanno anche riguardato lo sfruttamento della vasta esperienza della Bielorussia nella produzione di attrezzature minerarie e beni industriali per sfruttare il potenziale delle vaste risorse minerarie del Pakistan.
4. Accordi ambientali e commerciali
- Sono stati firmati accordi per la cooperazione nella protezione ambientale e nella mitigazione dei cambiamenti climatici.
- I protocolli d’intesa per la facilitazione delle attività commerciali includono il coordinamento postale, il coinvolgimento del settore privato e i trasporti transfrontalieri.
La visita del Primo Ministro Shehbaz Sharif in Bielorussia sottolinea una strategia più ampia di diversificazione diplomatica e impegno regionale. Andando oltre i partner tradizionali, il Pakistan sta segnalando la sua intenzione di approfondire le relazioni in tutta l’Eurasia, soprattutto in linea con le tendenze multipolari in evoluzione.
Gli accordi firmati in materia di cooperazione in materia di lavoro, industria e difesa non solo riflettono gli sforzi di Islamabad per raggiungere obiettivi di sviluppo interno, come la creazione di posti di lavoro, la modernizzazione delle infrastrutture e l’acquisizione di tecnologie, ma dimostrano anche il suo desiderio di costruire partnership flessibili e multidimensionali. La visita evidenzia la volontà del Pakistan di migliorare la collaborazione con partner non tradizionali, pur rimanendo attento alle sue più ampie relazioni globali, in particolare con gli stakeholder europei. In definitiva, questa apertura rafforza lo spazio diplomatico del Pakistan e la sua posizione di Paese alla ricerca di un impegno internazionale pragmatico ed equilibrato, alla luce della direttrice geopolitica multivettoriale intrapresa negli ultimi anni.
La tabella di marcia per la cooperazione tecnico-militare 2025-2027 esprime l’intenzione del Pakistan di diversificare i suoi partenariati in materia di difesa e di sfruttare le competenze bielorusse nelle tecnologie specializzate in ambito militare-industriale. Queste potrebbero includere sistemi ottico-elettronici, capacità di riparazione di equipaggiamenti e tecnologie a duplice uso che potrebbero integrare l’infrastruttura di difesa esistente del Pakistan.
L’accordo tra Minsk ed Islamabad sulla Difesa riflette le opposte e recenti tendenze nell’approvvigionamento militare dei diversi attori geopolitici dell’Asia orientale.
Stando ad una stima dell’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma, mentre l’India è passata da una percentuale di importazione di armi russe che era del 75% sul totale di quelle provenienti dall’estero tra il 2006 e il 2010 all’attuale 36%, poco sopra il 33% della Francia (i suoi aerei Mirage hanno però dato scarso prova di sé nel recente conflitto), il Pakistan ha nel frattempo azzerato le sue importazioni belliche da Stati Uniti e Francia per aumentare fino all’81% la propria dipendenza militare dalla Cina.
Se perciò l’India sembra che stia per richiedere alla Russia ulteriori sistemi antiaerei S400, il Pakistan non vuole essere da meno e si sta attrezzando con Minsk per innalzare il livello della propria cooperazione militare.
Questi piccoli ma importanti passi verso l’Asia meridionale non sono casuali ma funzionali al progetto di integrazione euroafroasiatica.
I Paesi della CSI stanno lavorando da tempo allo sviluppo di corridoi di trasporto internazionale su strada e ferrovia che dalla Russia attraversano l’Asia centrale e l’Afghanistan (che i Talebani stanno cercando di stabilizzare grazie al sostegno diplomatico ed economico russo-cinese) verso il Pakistan e l’India (il vero incubo geopolitico U.S.A.): questa sarà in prospettiva la via di trasporto più breve per collegare le regioni industriali e agricole russe con i maggiori mercati di consumo del Pianeta.
Già ora, il Corridoio di trasporto internazionale Nord-Sud, le infrastrutture logistiche e di trasporto nella regione settentrionale del Mar Nero e il Corridoio di trasporto internazionale del Mar Caspio accedono ai porti marittimi iraniani sul Golfo Persico e sull’Oceano Indiano, collegando l’Eurasia settentrionale con il Pakistan, l’India, il Sud Est asiatico e l’Africa.