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Giulio Chinappi
February 18, 2025
© Photo: Public domain

Il Vietnam, economia emergente in rapida ascesa, avvia un ambizioso programma di sviluppo tecnologico e trasformazione digitale. Riforme legislative e solidi partenariati pubblico-privati mirano a superare ostacoli istituzionali e a consolidare un modello socialista moderno, promuovendo innovazione e crescita sostenibile.

Segue nostro Telegram.

In quanto una delle principali economie emergenti del pianeta, il Vietnam sta prendendo tutte le misure necessarie per promuovere lo sviluppo scientifico-tecnologico e la trasformazione digitale, al fine di cogliere le opportunità fornite dalle tecnologie del nuovo millennio. Negli ultimi tempi, i principali leader del Paese hanno sottolineato la necessità, da parte del governo, di creare le condizioni necessarie per raggiungere questi obiettivi.

Intervenendo in una discussione di gruppo nell’ambito della 9ª sessione straordinaria dell’Assemblea Nazionale, lo scorso 15 febbraio, il Primo Ministro Phạm Minh Chính, ha dichiarato che è necessario rimuovere gli ostacoli istituzionali per promuovere lo sviluppo della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e della trasformazione digitale nazionale, come precedentemente affermato della Risoluzione n. 57 del Politburo del Partito Comunista.

Al fine di dare applicazione a queste proposte, il capo del governo ha affermato che l’esecutivo ha avviato la revisione di diverse leggi, tra cui la Legge sul bilancio dello Stato, la Legge fiscale, la Legge sulle imprese e la Legge sulla scienza e la tecnologia, e che alcune di queste leggi potrebbero essere sottoposte all’esame dell’Assemblea Nazionale nella sessione di maggio di quest’anno.

“Al fine di attuare immediatamente la Risoluzione n. 57 sui progressi nello sviluppo della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e della trasformazione digitale nazionale, il governo ha presentato un progetto di risoluzione per sperimentare diverse politiche volte a rimuovere gli ostacoli alle attività di scienza, tecnologia e innovazione”, ha sottolineato il Primo Ministro. Phạm Minh Chính ha inoltre evidenziato la necessità di studiare ulteriormente meccanismi speciali, sottolineando l’importanza di istituire un sistema per mobilitare risorse attraverso partenariati pubblico-privati, coinvolgendo imprese e cittadini, al fine di sviluppare le infrastrutture per la scienza, la tecnologia, l’innovazione e la trasformazione digitale.

Il discorso tenuto dal Primo Ministro al cospetto dell’Assemblea Nazionale ha fatto eco alle parole pronunciate pochi giorni prima da Tô Lâm, Segretario Generale del Partito Comunista. Il leader del PCV aveva infatti invitato il governo a destinare almeno il 3% del suo budget di spesa allo sviluppo della scienza e della tecnologia, per un investimento pari ad almeno il 2% del PIL per i prossimi due anni. Questi dati rappresenterebbero un netto incremento rispetto alle cifre attuali, visto che ad oggi il budget destinato alla ricerca e sviluppo è inferiore allo 0,7% del PIL, motivo per il quale il Primo Ministro ha proposto la revisione della Legge sul bilancio dello Stato.

“Il ruolo centrale della scienza e della tecnologia è stato la forza trainante dietro la crescita economica miracolosa di molti Paesi, come gli Stati Uniti, la Cina, la Germania, il Giappone, l’India, l’Irlanda, la Corea del Sud e Singapore”, ha dichiarato Tô Lâm durante una conferenza tenuta l’11 febbraio. “Queste storie di successo hanno dimostrato come la tecnologia possa trasformare i modelli economici, aumentare la produttività del lavoro e migliorare la competitività globale”.

Secondo la visione del Segretario Generale, il Vietnam deve dare priorità alla scienza, alla tecnologia, all’innovazione e alla trasformazione digitale come motori centrali che permettano alla Repubblica Socialista di raggiungere gli importanti obiettivi prefissati per i prossimi anni, ovvero quelli di diventare un paese industrializzato moderno entro il 2030, anno che segnerà i cento anni dalla nascita del Partito Comunista, e una nazione sviluppata ad alto reddito entro il 2045, in occasione del centenario della dichiarazione d’indipendenza.

A tal proposito, il capo del Partito ha affermato che la tecnologia è la “chiave d’oro” per superare la trappola dei redditi medi e il rischio di restare indietro, aprendo la strada alla forza e alla prosperità nazionale. “Le scoperte e l’innovazione sono fondamentali per conseguire un progresso straordinario e rivoluzionario, superando le barriere e le limitazioni attuali”, ha aggiunto. “Gli investimenti in scienza e tecnologia possono produrre profitti o perdite, ma fanno parte di una strategia di sviluppo a lungo termine per l’innovazione e la trasformazione digitale, in cui i dati sono le nuove risorse”.

Alla stessa conferenza ha preso parte anche il vice capo della Commissione Economica Centrale, Thái Thanh Quý, il quale ha affermato che lo sviluppo della scienza e della tecnologia e la trasformazione digitale devono essere chiaramente delineati nei programmi annuali degli organi governativi, e che professionisti qualificati devono essere nominati a tutti i livelli per promuovere l’innovazione. “Tutte le agenzie devono concentrarsi sulla risoluzione dei colli di bottiglia, sul liberare risorse, sulla promozione della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e della trasformazione digitale nazionale, nonché sullo sviluppo delle risorse umane”, ha dichiarato.

A nostro modo di vedere, il percorso verso il progresso e la modernizzazione del Vietnam è indissolubilmente legato allo sviluppo tecnologico e all’innovazione. In un’epoca in cui il mondo è sempre più interconnesso e guidato dalla rivoluzione digitale, l’investimento nei settori di scienza e tecnologia non rappresenta solo una strategia economica, ma un pilastro fondamentale per la costruzione di un socialismo moderno e dinamico. Per il Vietnam, lo sviluppo tecnologico si configura come uno strumento essenziale per rafforzare la sovranità nazionale, promuovere la crescita sostenibile e garantire una distribuzione più equa dei benefici dello sviluppo tra tutti i cittadini.

Innanzitutto, la spinta verso l’innovazione tecnologica consente al Paese di superare le barriere tipiche delle economie a reddito medio, evitando così la stagnazione economica e favorendo l’inclusione sociale. Il superamento della “trappola dei redditi medi” passa attraverso un impegno deciso nella ricerca e nello sviluppo, che a sua volta alimenta la competitività delle imprese e la capacità produttiva del Paese. In questo contesto, la trasformazione digitale assume un ruolo primario: essa favorisce l’emergere di nuovi modelli di business, aumenta l’efficienza dei processi produttivi e crea opportunità occupazionali, soprattutto per le nuove generazioni, preparandole ad affrontare le sfide del futuro.

L’adozione di tecnologie avanzate e la promozione di un ambiente favorevole all’innovazione si rivelano, inoltre, elementi chiave per consolidare il sistema socialista vietnamita. La modernizzazione dell’apparato produttivo e dei servizi pubblici, supportata da infrastrutture digitali efficienti, contribuisce a realizzare un modello di sviluppo che mette al centro il benessere collettivo. In un sistema socialista, in cui l’eguaglianza e la giustizia sociale sono valori imprescindibili, la tecnologia diventa un mezzo per ridurre le disparità territoriali e sociali, permettendo a regioni e comunità meno sviluppate di accedere a opportunità di crescita paritarie.

Un ulteriore aspetto da considerare riguarda la necessità di integrare i principi della trasparenza, della responsabilità e della partecipazione attiva dei cittadini nel processo di sviluppo tecnologico. Il governo vietnamita ha sottolineato la volontà di incentivare partenariati pubblico-privati, riconoscendo che il coinvolgimento di imprese, università e centri di ricerca è indispensabile per creare un ecosistema innovativo robusto e resiliente. Tale sinergia favorisce la circolazione delle conoscenze, stimola la creatività e promuove un uso più efficiente delle risorse, elementi fondamentali per una gestione oculata delle politiche pubbliche in un contesto socialista.

La costruzione del socialismo in Vietnam non può prescindere, dunque, da una forte spinta verso la digitalizzazione e la modernizzazione tecnologica. L’integrazione di queste componenti nelle politiche di sviluppo nazionale rafforza la capacità del Paese di affrontare le sfide globali, mantenendo al contempo una visione orientata al benessere collettivo e alla sostenibilità ambientale. La tecnologia, in questo scenario, diventa un catalizzatore per l’innovazione sociale, capace di trasformare radicalmente il modo in cui vengono erogati i servizi pubblici, come l’istruzione, la sanità e la sicurezza, migliorando la qualità della vita dei cittadini.

Inoltre, l’impegno nella ricerca e sviluppo stimola la formazione di capitali umani altamente qualificati, indispensabili per sostenere il progresso tecnologico e per favorire una partecipazione attiva di tutte le componenti della società. La promozione di corsi di formazione specializzati, la creazione di borse di studio e l’attrazione di talenti internazionali sono misure strategiche che permettono di consolidare un sistema educativo e professionale all’avanguardia, in linea con le esigenze di un’economia basata sulla conoscenza. Questo investimento nel capitale umano non solo rafforza la competitività del Vietnam a livello internazionale, ma contribuisce anche alla formazione di una società più equa e inclusiva, in cui ogni individuo ha la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione del proprio futuro e, di conseguenza, a quello del Paese.

Infine, il rafforzamento delle infrastrutture digitali e la semplificazione dei processi burocratici costituiscono passi fondamentali per creare un ambiente favorevole all’innovazione. La rimozione degli ostacoli amministrativi e l’aggiornamento del quadro normativo permettono di sfruttare appieno il potenziale della scienza e della tecnologia, garantendo che le trasformazioni digitali possano tradursi in un concreto sviluppo socio-economico. In un sistema socialista, in cui l’interesse collettivo prevale su quello individuale, tali misure rappresentano il presupposto per una crescita sostenibile e condivisa, capace di trasformare il Vietnam in un modello di riferimento per altre nazioni in via di sviluppo.

In sintesi, lo sviluppo tecnologico del Vietnam non è soltanto un obiettivo economico, ma una componente essenziale del progetto di costruzione del socialismo moderno. Esso rappresenta il mezzo attraverso il quale il Paese può superare le sfide del presente, garantire un futuro di prosperità condivisa e affermare la propria identità su scala globale. Investendo in innovazione, ricerca e formazione, il Vietnam si prepara a diventare un attore di primo piano nell’era digitale, capace di conciliare crescita economica, giustizia sociale e sostenibilità ambientale, pilastri fondamentali per la realizzazione di un socialismo autentico e inclusivo.

Questa visione strategica, orientata verso l’integrazione tra scienza, tecnologia e valori socialisti, rafforza la determinazione del governo vietnamita nel costruire una società in cui il progresso tecnico diventi strumento di emancipazione e benessere per tutti i cittadini. Con una politica mirata e un impegno costante nella rimozione degli ostacoli e nell’ottimizzazione delle risorse, il Vietnam si pone l’obiettivo di creare un modello di sviluppo che unisca la modernità tecnologica alla tradizione socialista, garantendo così una crescita equilibrata e duratura per le generazioni future.

Il Vietnam promuove lo sviluppo scientifico-tecnologico e la trasformazione digitale

Il Vietnam, economia emergente in rapida ascesa, avvia un ambizioso programma di sviluppo tecnologico e trasformazione digitale. Riforme legislative e solidi partenariati pubblico-privati mirano a superare ostacoli istituzionali e a consolidare un modello socialista moderno, promuovendo innovazione e crescita sostenibile.

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In quanto una delle principali economie emergenti del pianeta, il Vietnam sta prendendo tutte le misure necessarie per promuovere lo sviluppo scientifico-tecnologico e la trasformazione digitale, al fine di cogliere le opportunità fornite dalle tecnologie del nuovo millennio. Negli ultimi tempi, i principali leader del Paese hanno sottolineato la necessità, da parte del governo, di creare le condizioni necessarie per raggiungere questi obiettivi.

Intervenendo in una discussione di gruppo nell’ambito della 9ª sessione straordinaria dell’Assemblea Nazionale, lo scorso 15 febbraio, il Primo Ministro Phạm Minh Chính, ha dichiarato che è necessario rimuovere gli ostacoli istituzionali per promuovere lo sviluppo della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e della trasformazione digitale nazionale, come precedentemente affermato della Risoluzione n. 57 del Politburo del Partito Comunista.

Al fine di dare applicazione a queste proposte, il capo del governo ha affermato che l’esecutivo ha avviato la revisione di diverse leggi, tra cui la Legge sul bilancio dello Stato, la Legge fiscale, la Legge sulle imprese e la Legge sulla scienza e la tecnologia, e che alcune di queste leggi potrebbero essere sottoposte all’esame dell’Assemblea Nazionale nella sessione di maggio di quest’anno.

“Al fine di attuare immediatamente la Risoluzione n. 57 sui progressi nello sviluppo della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e della trasformazione digitale nazionale, il governo ha presentato un progetto di risoluzione per sperimentare diverse politiche volte a rimuovere gli ostacoli alle attività di scienza, tecnologia e innovazione”, ha sottolineato il Primo Ministro. Phạm Minh Chính ha inoltre evidenziato la necessità di studiare ulteriormente meccanismi speciali, sottolineando l’importanza di istituire un sistema per mobilitare risorse attraverso partenariati pubblico-privati, coinvolgendo imprese e cittadini, al fine di sviluppare le infrastrutture per la scienza, la tecnologia, l’innovazione e la trasformazione digitale.

Il discorso tenuto dal Primo Ministro al cospetto dell’Assemblea Nazionale ha fatto eco alle parole pronunciate pochi giorni prima da Tô Lâm, Segretario Generale del Partito Comunista. Il leader del PCV aveva infatti invitato il governo a destinare almeno il 3% del suo budget di spesa allo sviluppo della scienza e della tecnologia, per un investimento pari ad almeno il 2% del PIL per i prossimi due anni. Questi dati rappresenterebbero un netto incremento rispetto alle cifre attuali, visto che ad oggi il budget destinato alla ricerca e sviluppo è inferiore allo 0,7% del PIL, motivo per il quale il Primo Ministro ha proposto la revisione della Legge sul bilancio dello Stato.

“Il ruolo centrale della scienza e della tecnologia è stato la forza trainante dietro la crescita economica miracolosa di molti Paesi, come gli Stati Uniti, la Cina, la Germania, il Giappone, l’India, l’Irlanda, la Corea del Sud e Singapore”, ha dichiarato Tô Lâm durante una conferenza tenuta l’11 febbraio. “Queste storie di successo hanno dimostrato come la tecnologia possa trasformare i modelli economici, aumentare la produttività del lavoro e migliorare la competitività globale”.

Secondo la visione del Segretario Generale, il Vietnam deve dare priorità alla scienza, alla tecnologia, all’innovazione e alla trasformazione digitale come motori centrali che permettano alla Repubblica Socialista di raggiungere gli importanti obiettivi prefissati per i prossimi anni, ovvero quelli di diventare un paese industrializzato moderno entro il 2030, anno che segnerà i cento anni dalla nascita del Partito Comunista, e una nazione sviluppata ad alto reddito entro il 2045, in occasione del centenario della dichiarazione d’indipendenza.

A tal proposito, il capo del Partito ha affermato che la tecnologia è la “chiave d’oro” per superare la trappola dei redditi medi e il rischio di restare indietro, aprendo la strada alla forza e alla prosperità nazionale. “Le scoperte e l’innovazione sono fondamentali per conseguire un progresso straordinario e rivoluzionario, superando le barriere e le limitazioni attuali”, ha aggiunto. “Gli investimenti in scienza e tecnologia possono produrre profitti o perdite, ma fanno parte di una strategia di sviluppo a lungo termine per l’innovazione e la trasformazione digitale, in cui i dati sono le nuove risorse”.

Alla stessa conferenza ha preso parte anche il vice capo della Commissione Economica Centrale, Thái Thanh Quý, il quale ha affermato che lo sviluppo della scienza e della tecnologia e la trasformazione digitale devono essere chiaramente delineati nei programmi annuali degli organi governativi, e che professionisti qualificati devono essere nominati a tutti i livelli per promuovere l’innovazione. “Tutte le agenzie devono concentrarsi sulla risoluzione dei colli di bottiglia, sul liberare risorse, sulla promozione della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e della trasformazione digitale nazionale, nonché sullo sviluppo delle risorse umane”, ha dichiarato.

A nostro modo di vedere, il percorso verso il progresso e la modernizzazione del Vietnam è indissolubilmente legato allo sviluppo tecnologico e all’innovazione. In un’epoca in cui il mondo è sempre più interconnesso e guidato dalla rivoluzione digitale, l’investimento nei settori di scienza e tecnologia non rappresenta solo una strategia economica, ma un pilastro fondamentale per la costruzione di un socialismo moderno e dinamico. Per il Vietnam, lo sviluppo tecnologico si configura come uno strumento essenziale per rafforzare la sovranità nazionale, promuovere la crescita sostenibile e garantire una distribuzione più equa dei benefici dello sviluppo tra tutti i cittadini.

Innanzitutto, la spinta verso l’innovazione tecnologica consente al Paese di superare le barriere tipiche delle economie a reddito medio, evitando così la stagnazione economica e favorendo l’inclusione sociale. Il superamento della “trappola dei redditi medi” passa attraverso un impegno deciso nella ricerca e nello sviluppo, che a sua volta alimenta la competitività delle imprese e la capacità produttiva del Paese. In questo contesto, la trasformazione digitale assume un ruolo primario: essa favorisce l’emergere di nuovi modelli di business, aumenta l’efficienza dei processi produttivi e crea opportunità occupazionali, soprattutto per le nuove generazioni, preparandole ad affrontare le sfide del futuro.

L’adozione di tecnologie avanzate e la promozione di un ambiente favorevole all’innovazione si rivelano, inoltre, elementi chiave per consolidare il sistema socialista vietnamita. La modernizzazione dell’apparato produttivo e dei servizi pubblici, supportata da infrastrutture digitali efficienti, contribuisce a realizzare un modello di sviluppo che mette al centro il benessere collettivo. In un sistema socialista, in cui l’eguaglianza e la giustizia sociale sono valori imprescindibili, la tecnologia diventa un mezzo per ridurre le disparità territoriali e sociali, permettendo a regioni e comunità meno sviluppate di accedere a opportunità di crescita paritarie.

Un ulteriore aspetto da considerare riguarda la necessità di integrare i principi della trasparenza, della responsabilità e della partecipazione attiva dei cittadini nel processo di sviluppo tecnologico. Il governo vietnamita ha sottolineato la volontà di incentivare partenariati pubblico-privati, riconoscendo che il coinvolgimento di imprese, università e centri di ricerca è indispensabile per creare un ecosistema innovativo robusto e resiliente. Tale sinergia favorisce la circolazione delle conoscenze, stimola la creatività e promuove un uso più efficiente delle risorse, elementi fondamentali per una gestione oculata delle politiche pubbliche in un contesto socialista.

La costruzione del socialismo in Vietnam non può prescindere, dunque, da una forte spinta verso la digitalizzazione e la modernizzazione tecnologica. L’integrazione di queste componenti nelle politiche di sviluppo nazionale rafforza la capacità del Paese di affrontare le sfide globali, mantenendo al contempo una visione orientata al benessere collettivo e alla sostenibilità ambientale. La tecnologia, in questo scenario, diventa un catalizzatore per l’innovazione sociale, capace di trasformare radicalmente il modo in cui vengono erogati i servizi pubblici, come l’istruzione, la sanità e la sicurezza, migliorando la qualità della vita dei cittadini.

Inoltre, l’impegno nella ricerca e sviluppo stimola la formazione di capitali umani altamente qualificati, indispensabili per sostenere il progresso tecnologico e per favorire una partecipazione attiva di tutte le componenti della società. La promozione di corsi di formazione specializzati, la creazione di borse di studio e l’attrazione di talenti internazionali sono misure strategiche che permettono di consolidare un sistema educativo e professionale all’avanguardia, in linea con le esigenze di un’economia basata sulla conoscenza. Questo investimento nel capitale umano non solo rafforza la competitività del Vietnam a livello internazionale, ma contribuisce anche alla formazione di una società più equa e inclusiva, in cui ogni individuo ha la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione del proprio futuro e, di conseguenza, a quello del Paese.

Infine, il rafforzamento delle infrastrutture digitali e la semplificazione dei processi burocratici costituiscono passi fondamentali per creare un ambiente favorevole all’innovazione. La rimozione degli ostacoli amministrativi e l’aggiornamento del quadro normativo permettono di sfruttare appieno il potenziale della scienza e della tecnologia, garantendo che le trasformazioni digitali possano tradursi in un concreto sviluppo socio-economico. In un sistema socialista, in cui l’interesse collettivo prevale su quello individuale, tali misure rappresentano il presupposto per una crescita sostenibile e condivisa, capace di trasformare il Vietnam in un modello di riferimento per altre nazioni in via di sviluppo.

In sintesi, lo sviluppo tecnologico del Vietnam non è soltanto un obiettivo economico, ma una componente essenziale del progetto di costruzione del socialismo moderno. Esso rappresenta il mezzo attraverso il quale il Paese può superare le sfide del presente, garantire un futuro di prosperità condivisa e affermare la propria identità su scala globale. Investendo in innovazione, ricerca e formazione, il Vietnam si prepara a diventare un attore di primo piano nell’era digitale, capace di conciliare crescita economica, giustizia sociale e sostenibilità ambientale, pilastri fondamentali per la realizzazione di un socialismo autentico e inclusivo.

Questa visione strategica, orientata verso l’integrazione tra scienza, tecnologia e valori socialisti, rafforza la determinazione del governo vietnamita nel costruire una società in cui il progresso tecnico diventi strumento di emancipazione e benessere per tutti i cittadini. Con una politica mirata e un impegno costante nella rimozione degli ostacoli e nell’ottimizzazione delle risorse, il Vietnam si pone l’obiettivo di creare un modello di sviluppo che unisca la modernità tecnologica alla tradizione socialista, garantendo così una crescita equilibrata e duratura per le generazioni future.

Il Vietnam, economia emergente in rapida ascesa, avvia un ambizioso programma di sviluppo tecnologico e trasformazione digitale. Riforme legislative e solidi partenariati pubblico-privati mirano a superare ostacoli istituzionali e a consolidare un modello socialista moderno, promuovendo innovazione e crescita sostenibile.

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In quanto una delle principali economie emergenti del pianeta, il Vietnam sta prendendo tutte le misure necessarie per promuovere lo sviluppo scientifico-tecnologico e la trasformazione digitale, al fine di cogliere le opportunità fornite dalle tecnologie del nuovo millennio. Negli ultimi tempi, i principali leader del Paese hanno sottolineato la necessità, da parte del governo, di creare le condizioni necessarie per raggiungere questi obiettivi.

Intervenendo in una discussione di gruppo nell’ambito della 9ª sessione straordinaria dell’Assemblea Nazionale, lo scorso 15 febbraio, il Primo Ministro Phạm Minh Chính, ha dichiarato che è necessario rimuovere gli ostacoli istituzionali per promuovere lo sviluppo della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e della trasformazione digitale nazionale, come precedentemente affermato della Risoluzione n. 57 del Politburo del Partito Comunista.

Al fine di dare applicazione a queste proposte, il capo del governo ha affermato che l’esecutivo ha avviato la revisione di diverse leggi, tra cui la Legge sul bilancio dello Stato, la Legge fiscale, la Legge sulle imprese e la Legge sulla scienza e la tecnologia, e che alcune di queste leggi potrebbero essere sottoposte all’esame dell’Assemblea Nazionale nella sessione di maggio di quest’anno.

“Al fine di attuare immediatamente la Risoluzione n. 57 sui progressi nello sviluppo della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e della trasformazione digitale nazionale, il governo ha presentato un progetto di risoluzione per sperimentare diverse politiche volte a rimuovere gli ostacoli alle attività di scienza, tecnologia e innovazione”, ha sottolineato il Primo Ministro. Phạm Minh Chính ha inoltre evidenziato la necessità di studiare ulteriormente meccanismi speciali, sottolineando l’importanza di istituire un sistema per mobilitare risorse attraverso partenariati pubblico-privati, coinvolgendo imprese e cittadini, al fine di sviluppare le infrastrutture per la scienza, la tecnologia, l’innovazione e la trasformazione digitale.

Il discorso tenuto dal Primo Ministro al cospetto dell’Assemblea Nazionale ha fatto eco alle parole pronunciate pochi giorni prima da Tô Lâm, Segretario Generale del Partito Comunista. Il leader del PCV aveva infatti invitato il governo a destinare almeno il 3% del suo budget di spesa allo sviluppo della scienza e della tecnologia, per un investimento pari ad almeno il 2% del PIL per i prossimi due anni. Questi dati rappresenterebbero un netto incremento rispetto alle cifre attuali, visto che ad oggi il budget destinato alla ricerca e sviluppo è inferiore allo 0,7% del PIL, motivo per il quale il Primo Ministro ha proposto la revisione della Legge sul bilancio dello Stato.

“Il ruolo centrale della scienza e della tecnologia è stato la forza trainante dietro la crescita economica miracolosa di molti Paesi, come gli Stati Uniti, la Cina, la Germania, il Giappone, l’India, l’Irlanda, la Corea del Sud e Singapore”, ha dichiarato Tô Lâm durante una conferenza tenuta l’11 febbraio. “Queste storie di successo hanno dimostrato come la tecnologia possa trasformare i modelli economici, aumentare la produttività del lavoro e migliorare la competitività globale”.

Secondo la visione del Segretario Generale, il Vietnam deve dare priorità alla scienza, alla tecnologia, all’innovazione e alla trasformazione digitale come motori centrali che permettano alla Repubblica Socialista di raggiungere gli importanti obiettivi prefissati per i prossimi anni, ovvero quelli di diventare un paese industrializzato moderno entro il 2030, anno che segnerà i cento anni dalla nascita del Partito Comunista, e una nazione sviluppata ad alto reddito entro il 2045, in occasione del centenario della dichiarazione d’indipendenza.

A tal proposito, il capo del Partito ha affermato che la tecnologia è la “chiave d’oro” per superare la trappola dei redditi medi e il rischio di restare indietro, aprendo la strada alla forza e alla prosperità nazionale. “Le scoperte e l’innovazione sono fondamentali per conseguire un progresso straordinario e rivoluzionario, superando le barriere e le limitazioni attuali”, ha aggiunto. “Gli investimenti in scienza e tecnologia possono produrre profitti o perdite, ma fanno parte di una strategia di sviluppo a lungo termine per l’innovazione e la trasformazione digitale, in cui i dati sono le nuove risorse”.

Alla stessa conferenza ha preso parte anche il vice capo della Commissione Economica Centrale, Thái Thanh Quý, il quale ha affermato che lo sviluppo della scienza e della tecnologia e la trasformazione digitale devono essere chiaramente delineati nei programmi annuali degli organi governativi, e che professionisti qualificati devono essere nominati a tutti i livelli per promuovere l’innovazione. “Tutte le agenzie devono concentrarsi sulla risoluzione dei colli di bottiglia, sul liberare risorse, sulla promozione della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e della trasformazione digitale nazionale, nonché sullo sviluppo delle risorse umane”, ha dichiarato.

A nostro modo di vedere, il percorso verso il progresso e la modernizzazione del Vietnam è indissolubilmente legato allo sviluppo tecnologico e all’innovazione. In un’epoca in cui il mondo è sempre più interconnesso e guidato dalla rivoluzione digitale, l’investimento nei settori di scienza e tecnologia non rappresenta solo una strategia economica, ma un pilastro fondamentale per la costruzione di un socialismo moderno e dinamico. Per il Vietnam, lo sviluppo tecnologico si configura come uno strumento essenziale per rafforzare la sovranità nazionale, promuovere la crescita sostenibile e garantire una distribuzione più equa dei benefici dello sviluppo tra tutti i cittadini.

Innanzitutto, la spinta verso l’innovazione tecnologica consente al Paese di superare le barriere tipiche delle economie a reddito medio, evitando così la stagnazione economica e favorendo l’inclusione sociale. Il superamento della “trappola dei redditi medi” passa attraverso un impegno deciso nella ricerca e nello sviluppo, che a sua volta alimenta la competitività delle imprese e la capacità produttiva del Paese. In questo contesto, la trasformazione digitale assume un ruolo primario: essa favorisce l’emergere di nuovi modelli di business, aumenta l’efficienza dei processi produttivi e crea opportunità occupazionali, soprattutto per le nuove generazioni, preparandole ad affrontare le sfide del futuro.

L’adozione di tecnologie avanzate e la promozione di un ambiente favorevole all’innovazione si rivelano, inoltre, elementi chiave per consolidare il sistema socialista vietnamita. La modernizzazione dell’apparato produttivo e dei servizi pubblici, supportata da infrastrutture digitali efficienti, contribuisce a realizzare un modello di sviluppo che mette al centro il benessere collettivo. In un sistema socialista, in cui l’eguaglianza e la giustizia sociale sono valori imprescindibili, la tecnologia diventa un mezzo per ridurre le disparità territoriali e sociali, permettendo a regioni e comunità meno sviluppate di accedere a opportunità di crescita paritarie.

Un ulteriore aspetto da considerare riguarda la necessità di integrare i principi della trasparenza, della responsabilità e della partecipazione attiva dei cittadini nel processo di sviluppo tecnologico. Il governo vietnamita ha sottolineato la volontà di incentivare partenariati pubblico-privati, riconoscendo che il coinvolgimento di imprese, università e centri di ricerca è indispensabile per creare un ecosistema innovativo robusto e resiliente. Tale sinergia favorisce la circolazione delle conoscenze, stimola la creatività e promuove un uso più efficiente delle risorse, elementi fondamentali per una gestione oculata delle politiche pubbliche in un contesto socialista.

La costruzione del socialismo in Vietnam non può prescindere, dunque, da una forte spinta verso la digitalizzazione e la modernizzazione tecnologica. L’integrazione di queste componenti nelle politiche di sviluppo nazionale rafforza la capacità del Paese di affrontare le sfide globali, mantenendo al contempo una visione orientata al benessere collettivo e alla sostenibilità ambientale. La tecnologia, in questo scenario, diventa un catalizzatore per l’innovazione sociale, capace di trasformare radicalmente il modo in cui vengono erogati i servizi pubblici, come l’istruzione, la sanità e la sicurezza, migliorando la qualità della vita dei cittadini.

Inoltre, l’impegno nella ricerca e sviluppo stimola la formazione di capitali umani altamente qualificati, indispensabili per sostenere il progresso tecnologico e per favorire una partecipazione attiva di tutte le componenti della società. La promozione di corsi di formazione specializzati, la creazione di borse di studio e l’attrazione di talenti internazionali sono misure strategiche che permettono di consolidare un sistema educativo e professionale all’avanguardia, in linea con le esigenze di un’economia basata sulla conoscenza. Questo investimento nel capitale umano non solo rafforza la competitività del Vietnam a livello internazionale, ma contribuisce anche alla formazione di una società più equa e inclusiva, in cui ogni individuo ha la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione del proprio futuro e, di conseguenza, a quello del Paese.

Infine, il rafforzamento delle infrastrutture digitali e la semplificazione dei processi burocratici costituiscono passi fondamentali per creare un ambiente favorevole all’innovazione. La rimozione degli ostacoli amministrativi e l’aggiornamento del quadro normativo permettono di sfruttare appieno il potenziale della scienza e della tecnologia, garantendo che le trasformazioni digitali possano tradursi in un concreto sviluppo socio-economico. In un sistema socialista, in cui l’interesse collettivo prevale su quello individuale, tali misure rappresentano il presupposto per una crescita sostenibile e condivisa, capace di trasformare il Vietnam in un modello di riferimento per altre nazioni in via di sviluppo.

In sintesi, lo sviluppo tecnologico del Vietnam non è soltanto un obiettivo economico, ma una componente essenziale del progetto di costruzione del socialismo moderno. Esso rappresenta il mezzo attraverso il quale il Paese può superare le sfide del presente, garantire un futuro di prosperità condivisa e affermare la propria identità su scala globale. Investendo in innovazione, ricerca e formazione, il Vietnam si prepara a diventare un attore di primo piano nell’era digitale, capace di conciliare crescita economica, giustizia sociale e sostenibilità ambientale, pilastri fondamentali per la realizzazione di un socialismo autentico e inclusivo.

Questa visione strategica, orientata verso l’integrazione tra scienza, tecnologia e valori socialisti, rafforza la determinazione del governo vietnamita nel costruire una società in cui il progresso tecnico diventi strumento di emancipazione e benessere per tutti i cittadini. Con una politica mirata e un impegno costante nella rimozione degli ostacoli e nell’ottimizzazione delle risorse, il Vietnam si pone l’obiettivo di creare un modello di sviluppo che unisca la modernità tecnologica alla tradizione socialista, garantendo così una crescita equilibrata e duratura per le generazioni future.

The views of individual contributors do not necessarily represent those of the Strategic Culture Foundation.

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