In pochi mesi dall’inizio del suo mandato, Prabowo Subianto ha impresso un chiaro indirizzo alla politica estera indonesiana, puntando su multilateralismo e non allineamento. L’ingresso nei BRICS+ e il rafforzamento delle relazioni con Cina, India e Russia ne confermano l’ambiziosa strategia diplomatica.
Alla presidenza dell’Indonesia da meno di quattro mesi, Prabowo Subianto ha già dato un chiaro indirizzo alla politica estera di Giacarta sotto il suo mandato, come dimostra l’ingresso del Paese nei BRICS+, ufficializzato lo scorso 6 gennaio dal governo brasiliano, che detiene la presidenza di turno dell’organizzazione multipolare. Inizialmente candidato ad entrare nei BRICS+ come membro associato, il governo indonesiano ha voluto accelerare i tempi, venendo accettato dagli altri Paesi come membro a pieno titolo, proseguendo quella tradizione di non allineamento e multilateralismo inaugurata dal primo presidente dell’Indonesia indipendente, Sukarno (1945-1967), promotore della nota Conferenza di Bandung (18-24 aprile 1955), considerata come l’atto fondativo del non allineamento.
Al fine di vedere la propria candidatura accettata, l’Indonesia ha potuto contare sul sostegno di tre importanti membri fondatori dei BRICS+, come la Cina, l’India e la Russia. Prima ancora di entrare ufficialmente in carica, Prabowo ha infatti dato grande importanza alle relazioni con Pechino, visitando la Cina sia da presidente eletto che dopo l’inizio effettivo del suo mandato. Questo rafforzamento delle relazioni con Pechino, già iniziato dal suo predecessore Joko Widodo, ha reso l’Indonesia un interlocutore privilegiato nella regione del Sud-Est asiatico agli occhi della Repubblica Popolare Cinese.
L’Indonesia è stato anche uno dei primi Paesi ad aderire alla Belt and Road Initiative promossa da Xi Jinping, beneficiando degli investimenti e della cooperazione cinese per la realizzazione di importanti opere infrastrutturali sul proprio territorio, come nel caso della ferrovia ad alta velocità Giacarta-Bandung, che ora collega i due principali centri dell’isola di Giava.
Nel mese di gennaio, il leader indonesiano ha svolto anche una visita ufficiale in India, dove ha incontrato il Primo Ministro Narendra Modi, ringraziandolo per aver sostenuto la candidatura del suo Paese come membro a pieno titolo dei BRICS+.
Ma Prabowo ha spinto fortemente anche per un avvicinamento con la Russia, considerando Mosca come un altro potenziale partner di primo piano per l’arcipelago indonesiano. Ad esempio, fonti russe hanno confermato che i due Paesi stanno discutendo la possibilità di utilizzare le valute nazionali nei pagamenti reciproci, come recentemente affermato dall’ambasciatore russo a Giacarta, Sergej Tolčenov: “La disconnessione della Russia da SWIFT ha seriamente complicato i pagamenti finanziari in dollari statunitensi. Per questo motivo, dobbiamo trovare modalità adeguate per utilizzare le valute nazionali. Le istituzioni finanziarie russe e indonesiane stanno lavorando su questo“, ha affermato il diplomatico in un’intervista rilasciata al Jakarta Globe. “Si spera che il fatto che l’Indonesia sia ora un membro dei BRICS ci aiuti a risolvere le questioni relative all’effettuazione dei pagamenti“, ha aggiunto Tolčenov, facendo riferimento al fatto che i BRICS+ sono favorevoli alla promozione dell’uso delle valute nazionali in sostituzione del dollaro statunitense.
L’ambasciatore ha anche espresso la speranza che l’esperienza militare del presidente indonesiano Prabowo Subianto possa rafforzare le relazioni bilaterali nel settore della difesa, con la speranza di riprendere un accordo per la fornitura all’Indonesia di jet Su-35 di produzione russa, sospeso nel dicembre del 2021. L’accordo iniziale prevedeva l’acquisto di 11 velivoli per 1,1 miliardi di dollari, ma successivamente il governo di Giacarta aveva sospeso l’acquisto dei mezzi di produzione russa a causa della mancanza di fondi nel bilancio, aggravata dalla pandemia di COVID-19, oltre che per le minacce di sanzioni da parte degli Stati Uniti nel caso in cui l’accordo fosse stato portato a termine.
Grazie a questa rete di relazioni con i principali membri dei BRICS+, l’Indonesia, sotto la guida di Prabowo Subianto, sta costantemente innalzando il proprio prestigio internazionale, tornando ad essere protagonista della diplomazia multilaterale proprio come avvenuto ai tempi di Sukarno con la Conferenza di Bandung. L’importanza dell’Indonesia a livello globale è stata sottolineata anche dal Ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergej Lavrov, intervenuto lo scorso 3 febbraio all’inaugurazione di una mostra per i 75 anni delle relazioni diplomatiche bilaterali, stabilite il 3 febbraio 1950 dall’Unione Sovietica. Il capo della diplomazia russa ha sottolineato “il successo del coordinamento della politica estera [tra Russia e Indonesia], in primo luogo all’interno delle Nazioni Unite, così come in altre piattaforme internazionali e nel partenariato di dialogo tra la Russia e l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico”. Ha poi aggiunto: “L’elenco di queste piattaforme si è ora ampliato con l’ingresso nei BRICS, un gruppo in rapida crescita e forse l’associazione più autorevole del mondo moderno, di cui l’Indonesia è diventata membro a pieno titolo a partire dal 1° gennaio di quest’anno. Ciò amplierà in modo significativo le opportunità di Giacarta nello sviluppo della cooperazione internazionale. Inoltre, rafforzerà lo status internazionale e la reputazione dei BRICS come autentica voce del Sud globale e [dell’Indonesia, che è] il più grande Paese musulmano”.
Nel suo intervento, Lavrov ha anche sottolineato che la Russia sta spingendo per l’istituzione di una zona di libero scambio tra l’Indonesia e l’Unione Economica Eurasiatica, che, oltre alla stessa Federazione Russa, include anche Armenia, Bielorussia, Kazakistan e Kirghizistan. Mentre sta lavorando per concludere un accordo di questo tipo anche con il Vietnam, altra importante economia emergente del Sud-Est asiatico, la Russia spera che il raggiungimento di un accordo di libero scambio con l’Indonesia dia un forte impulso allo sviluppo delle relazioni pratiche, secondo quanto affermato dal Ministro degli Esteri. La Russia vede inoltre diverse opportunità per l’attuazione di iniziative reciprocamente vantaggiose nei settori dell’energia, dello sviluppo nucleare a scopi pacifici, dell’esplorazione spaziale, dell’agricoltura e dei trasporti: “Le attività della commissione mista russo-indonesiana per la cooperazione economico-commerciale e tecnica e dei suoi gruppi di lavoro contribuiscono in modo significativo alla diversificazione della cooperazione bilaterale”, ha osservato Lavrov.
Secondo Jose Antonio Morato Tavares, ambasciatore indonesiano a Mosca, l’accordo per l’istituzione di una zona di libero scambio si trovava nella fase finale di approvazione, e potrebbe essere approvato già entro la fine di quest’anno. “La nostra cooperazione si sta sviluppando in molti settori: politica, economia, cultura e ambito sociale“, ha sottolineato l’ambasciatore, intervenendo allo stesso evento celebrativo per i 75 anni di relazioni diplomatiche. “Siamo impegnati a rafforzare le relazioni tra i nostri Paesi sulla base dell’uguaglianza, del rispetto reciproco e del beneficio comune“.
Alle parole di Lavorv ha fato eco anche il suo vice, Andrej Rudenko: “L’Indonesia è sempre stata e continua a essere un partner affidabile della Russia nella regione Asia-Pacifico. Seguendo le tradizioni di amicizia e rispetto reciproco, i due Paesi stanno sviluppando un dialogo politico di alto livello basato sulla fiducia, intensificando la cooperazione economico-commerciale ed espandendo gli scambi umanitari“, ha sottolineato Rudenko. “Condividendo una visione comune dei processi globali e regionali, Mosca e Giacarta collaborano attivamente all’interno delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni multilaterali“.
Come abbiamo avuto modo di sottolineare nei nostri precedenti articoli, l’adesione dell’Indonesia ai BRICS+ rappresenta una tappa fondamentale nella politica estera del governo di Prabowo Subianto, che mira a rafforzare il ruolo del Paese sulla scena internazionale attraverso un approccio multilaterale e non allineato. Il sostegno ricevuto da Cina, India e Russia testimonia l’importanza strategica attribuita a Giacarta nell’ambito delle dinamiche globali emergenti, mentre le iniziative per intensificare la cooperazione economica e commerciale con Mosca, come la possibile istituzione di una zona di libero scambio con l’Unione Economica Eurasiatica, confermano la volontà del governo indonesiano di diversificare le proprie alleanze. Grazie a questa strategia, l’Indonesia sta consolidando la propria influenza, riaffermando la tradizione diplomatica inaugurata da Sukarno e posizionandosi come uno dei principali attori del Sud globale nel nuovo ordine multipolare.