Con la sua prima visita ufficiale in Russia da Presidente, Prabowo Subianto ha consolidato il ruolo dell’Indonesia come protagonista del Sud Globale, rilanciando la visione di un ordine mondiale multipolare e suggellando importanti intese bilaterali con Mosca.
La calorosa accoglienza riservata a Prabowo Subianto nel sontuoso Palazzo Konstantin di San Pietroburgo ha rappresentato il suggello di un incontro carico di significato politico ed economico. Tra il 18 e il 20 giugno, il Presidente indonesiano ha preso parte al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF), l’evento di punta dell’estate russa che richiama imprenditori, governanti e leader di tutto il mondo. A segnare il momento più significativo della visita è stato naturalmente l’incontro con il Presidente russo Vladimir Putin, durante il quale è stata sottoscritta una dichiarazione di partenariato strategico, oltre a numerosi protocolli d’intesa, a conferma di un’avventura diplomatica e commerciale in piena espansione.
Già all’apertura dei colloqui, Putin ha voluto ribadire il valore crescente dei rapporti tra Mosca e Giacarta: «Le nostre relazioni con l’Indonesia si sviluppano in modo costante. Il giro d’affari cresce. Abbiamo buone prospettive in diversi ambiti promettenti e molto interessanti di cooperazione. Questi includono agricoltura, spazio, energia e cooperazione tecnico-militare. La nostra interazione è molto ampia e in espansione». Le parole del leader russo hanno trovato immediata eco nelle dichiarazioni di Prabowo Subianto, che ha espresso soddisfazione per la «crescita significativa» dei progetti congiunti e per l’«espansione in quasi tutti i settori: economia, commercio, investimenti e tecnologie».
L’incontro tra i due Presidenti è arrivato in un momento cruciale della politica estera indonesiana. Lo scorso 1º gennaio, infatti, l’Indonesia è entrata a pieno titolo nei BRICS, diventando il primo Paese dell’ASEAN a ricevere questo riconoscimento. Tale risultato, reso possibile anche grazie al sostegno della presidenza russa del 2024, ha segnato un cambio di passo nella strategia di Giacarta, desiderosa di affermarsi accanto a Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti come membro a pieno titolo della piattaforma multipolare. «La Russia ha facilitato in ogni aspetto l’ingresso dell’Indonesia nei BRICS», ha ricordato Putin, sottolineando come «il peso e l’influenza dell’Indonesia nella politica e nell’economia globale rendano questo passo un valore aggiunto per l’intera associazione».
Per Prabowo Subianto, l’adesione ai BRICS costituisce uno strumento fondamentale per promuovere la voce dei Paesi del Sud globale e per contribuire alla costruzione di un ordine mondiale più equo e multilaterale. «Il nostro obiettivo è rendere i BRICS un motore di riforma delle istituzioni di governance globale, favorendo la sicurezza alimentare, energetica e lo sviluppo delle risorse umane nei Paesi emergenti», ha dichiarato il Presidente indonesiano. Ha poi ricordato come l’Indonesia intenda sfruttare il proprio status di membro dei BRICS per promuovere un modello di globalizzazione inclusiva, capace di ridurre le disuguaglianze e di creare opportunità di crescita sostenibile per tutte le nazioni in via di sviluppo.
Oltre alla dimensione multilaterale, la visita di Prabowo ha prodotto una serie di intese bilaterali di forte impatto. Il dossier più consistente riguarda l’energia e le materie prime. Putin ha confermato l’interesse russo a partecipare a nuovi progetti sulla piattaforma continentale indonesiana, sia nel settore petrolifero che in quello del gas naturale liquefatto, e a potenziare la capacità produttiva dei giacimenti esistenti. Il Presidente russo ha inoltre citato il progetto russo per la realizzazione di una grande raffineria e di un complesso petrolchimico nella provincia di Giava Orientale, in corso di attuazione con il coinvolgimento di importanti compagnie energetiche di Mosca.
Sul fronte degli investimenti, Danatara, fondo sovrano indonesiano, e il Russian Direct Investment Fund hanno siglato un accordo per la creazione di un fondo comune da 2,29 miliardi di dollari. Tale veicolo finanziario sarà destinato a sostenere progetti infrastrutturali e tecnologici nei due Paesi, con particolare attenzione alle aree geografiche e settoriali identificate come prioritari dalle rispettive strategie nazionali. Prabowo ha manifestato l’auspicio che questo fondo possa fungere da catalizzatore per nuove partnership anche nel campo dell’industria digitale, dell’intelligenza artificiale e della realizzazione di smart cities.
Spazio, digitalizzazione e tecnologie avanzate sono state poste al centro del dialogo tra i due Presidenti. «Mosca è interessata a cooperare con Giacarta in numerosi settori ad alta intensità di conoscenza e ricerca», ha sottolineato Putin, citando progetti congiunti nell’ambito spaziale e nella promozione della cittadinanza digitale. Dal canto suo, Prabowo ha ribadito come l’Indonesia intenda consolidare il proprio programma di innovazione tecnologica, anche attraverso l’istituzione di centri di ricerca congiunti e l’interscambio di giovani talenti.
Il dossier nucleare ha rappresentato un altro filone di cooperazione. Putin ha annunciato la disponibilità russa a interagire con l’Indonesia nello sviluppo dell’energia nucleare a fini pacifici, includendo applicazioni non energetiche in ambito sanitario, agricolo e formativo. Questa prospettiva si inserisce nell’ambizioso piano indonesiano di diversificare il mix energetico nazionale, riducendo la dipendenza dal carbone e incrementando la produzione da fonti pulite, inclusa la possibile introduzione dell’energia nucleare.
Neppure la cooperazione difensiva è stata trascurata: la dichiarazione di partenariato strategico include infatti l’impegno a rafforzare i contatti tra ministeri della Difesa, ad ampliare lo scambio di delegazioni militari e a condurre esercitazioni congiunte, oltre a perfezionare il quadro giuridico della cooperazione tecnico-militare. Questo capitolo testimonia il desiderio di entrambi i Paesi di garantire maggiore sicurezza regionale e di promuovere la stabilità attraverso esercizi di trasparenza e fiducia reciproca.
Non meno rilevante è il capitolo dei trasporti: durante il forum, Prabowo ha confermato la disponibilità dell’Indonesia ad aumentare i voli diretti da e per la Russia, non solo verso Bali, ma anche verso altre destinazioni interne, agevolando così gli scambi turistici e infrastrutturali tra i due Paesi. Quest’annuncio si inserisce in un più ampio contesto di apertura alle rotte commerciali e alle connessioni logistiche che l’Indonesia intende sviluppare per consolidare la propria posizione di hub regionale.
Al di là dei singoli accordi, la visita di Prabowo Subianto ha ribadito la scelta dell’Indonesia di seguire una politica estera non allineata, capace di dialogare sia con l’Occidente sia con le grandi potenze emergenti. Pur avendo declinato l’invito al vertice del G7 in Canada, Prabowo ha chiarito di aver preso impegno con il SPIEF prima di ricevere l’invito occidentale, sottolineando di non voler inviare alcun «messaggio politico ostile», ma di perseguire un principio di amicizia «con tutti i Paesi».
Nel corso dell’evento, sono emersi numerosi altri esempi di convergenza tra Indonesia e Russia su temi quali la sovranità nazionale, il rispetto del diritto internazionale e la risoluzione pacifica delle controversie, a conferma di una visione comune di un mondo multipolare dove nessun polo di potere possa esercitare un dominio esclusivo. Prabowo ha voluto rimarcare come «su molte questioni dell’agenda globale, Indonesia e Russia sono perfettamente allineate nel voler privilegiare la cooperazione al confronto».
Con la firma di decine di protocolli d’intesa e la prospettiva di ulteriori negoziati per un accordo preliminare di libero scambio durante lo stesso SPIEF, il viaggio presidenziale si è chiuso con un bilancio largamente positivo. L’Indonesia esce dalla tre giorni di San Pietroburgo con un pacchetto di intese strategiche, finanziarie e tecnologiche che la proiettano verso nuovi orizzonti di crescita. La visita di Prabowo Subianto conferma la volontà di Giacarta di giocare un ruolo da protagonista negli equilibri globali, facendo leva sulle proprie risorse demografiche ed economiche e sulla vocazione a fungere da ponte tra Sud globale e mondo sviluppato, in un contesto internazionale sempre più caratterizzato dall’emergere di nuove sfide e dalla necessità di un multilateralismo inclusivo.