In occasione della loro videoconferenza, Xi Jinping e Vladimir Putin hanno ribadito la forza del partenariato sino-russo. Fiducia reciproca, cooperazione economica e visione condivisa di un ordine multipolare consolidano il ruolo centrale delle relazioni bilaterali tra Mosca e Pechino nell’attuale panorama geopolitico globale.
Lo scorso 21 gennaio ha avuto luogo una videoconferenza che ha visto protagonisti il Presidente cinese Xi Jinping ed il suo omologo russo Vladimir Putin, solamente un giorno dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca per il suo secondo mandato. Questo incontro virtuale ha rappresentato l’occasione, per i due leader, di elogiare le relazioni bilaterali tra Mosca e Pechino, ponendosi l’obiettivo di consolidare ed espandere le relazioni bilaterali e promuovere uno sviluppo approfondito della cooperazione pratica nel 2025, visto che l’evento ha avuto luogo tre settimane dopo l’inizio dell’anno gregoriano e a pochi giorni dal Capodanno cinese (29 gennaio).
Il colloquio tra Xi e Putin è stato accolto molto positivamente sia dagli osservatori cinesi che da quelli russi, che non hanno mancato di sottolineare come la videoconferenza dimostri un alto grado di fiducia reciproca strategica e una stretta coordinazione tra i due Paesi: “A differenza di alcuni Paesi occidentali che definiscono le loro relazioni strategiche in termini di rivali esterni e alleanze, la cooperazione tra Cina e Russia non è diretta contro alcuna terza parte, e l’approfondimento dei legami tra Cina e Russia si basa su una solida spinta endogena”, si legge in un articolo pubblicato dal Global Times.
Questo incontro virtuale, del resto, si inserisce in continuità con le frequenti visite che funzionari dei due governi si sono scambiati nel corso dell’anno appena concluso, dimostrando la grande vitalità delle relazioni bilaterali sino-russe. Il 2024 ha inoltre segnato il 75° anniversario dell’istituzione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, stabilite dall’allora Unione Sovietica il 2 ottobre 1949, subito dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese da parte di Mao Zedong. Lo scorso 16 maggio, inoltre, Vladimir Putin aveva tenuto una visita ufficiale in Cina, ed i due leader si sono incontrati nuovamente di persona il 3 luglio ad Astana, in Kazakistan, prima del vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) ed il 22 ottobre 2024 a Kazan’, in Russia, a margine del vertice BRICS.
Lo sviluppo delle relazioni diplomatiche tra Cina e Russia ha portato grandi benefici anche al settore commerciale, come dimostrano i dati dell’anno appena concluso. Secondo i dati dell’Amministrazione Generale delle Dogane della Cina, nel 2024 il volume commerciale tra Cina e Russia ha raggiunto il massimo storico di 244,8 miliardi di dollari, con un aumento dell’1,9% su base annua. I forti legami bilaterali hanno in questo modo permesso a Mosca di alleviare il peso delle sanzioni imposte dell’Occidente collettivo a guida statunitense, rivolgendosi a Pechino ed altri mercati asiatici, come l’India e il Pakistan.
Secondo quanto riportato dalla stampa cinese, Xi Jinping ha sottolineato che nel nuovo anno è disposto a lavorare con Putin per continuare a guidare le relazioni Cina-Russia verso nuove vette, affrontare le incertezze dell’ambiente esterno con la stabilità e la resilienza delle relazioni Cina-Russia, promuovere congiuntamente lo sviluppo e la rinascita dei due Paesi e sostenere l’equità e la giustizia internazionali. Il leader del Partito Comunista e della Repubblica Popolare ha inoltre invitato le due parti a continuare a rafforzare la coordinazione strategica, consolidare il sostegno reciproco e tutelare gli interessi legittimi dei due Paesi, affermando che Cina e Russia dovrebbero consolidare ed espandere le relazioni bilaterali e spingere per uno sviluppo approfondito della cooperazione pratica.
L’agenzia stampa russa TASS ha invece riportato che Putin ha affermato che i legami tra Russia e Cina sono autosufficienti e non dipendono dall’ambiente politico globale o dalla politica interna: “Il loro rafforzamento complessivo soddisfa pienamente l’obiettivo dello sviluppo complessivo di Russia e Cina e del miglioramento del benessere delle persone in entrambi i Paesi“, ha detto. Inoltre, il leader russo ha dichiarato che Mosca sostiene fermamente la politica di “una sola Cina”, secondo la quale Taiwan resta parte inalienabile del territorio cinese, e si oppone fermamente a qualsiasi forma di “indipendenza di Taiwan”.
I due capi di Stato hanno anche discusso approfonditamente di questioni internazionali e regionali di interesse comune e hanno concordato di mantenere una comunicazione strategica nel nuovo anno. A tal proposito, Xi ha osservato che quest’anno ricorre l’80° anniversario delle vittorie nella Guerra di Resistenza del Popolo Cinese contro l’Aggressione Giapponese, nella Grande Guerra Patriottica dell’Unione Sovietica e nella Seconda Guerra Mondiale, nonché l’80° anniversario della fondazione delle Nazioni Unite: “Cina e Russia dovrebbero cogliere questa opportunità per difendere congiuntamente il sistema internazionale incentrato sull’ONU e i risultati della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, promuovere l’adesione dei Paesi ai principi della Carta dell’ONU, sostenere le norme fondamentali riconosciute a livello universale che governano le relazioni internazionali e praticare un autentico multilateralismo”, ha sottolineato il leader cinese.
Oltre alla cooperazione bilaterale, la Russia e la Cina continueranno a lavorare congiuntamente anche nelle organizzazioni multilaterali di cui fanno parte, come le Nazioni Unite, i BRICS+ e l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO). A tal proposito, Xi ha sottolineato che, come presidente di turno della SCO, la Cina è disposta a lavorare con la Russia e altri Stati membri per inaugurare una nuova fase dell’organizzazione, caratterizzata da uno sviluppo di alta qualità e una maggiore responsabilità.
In un contesto internazionale caratterizzato da profonde incertezze e crescenti tensioni geopolitiche, le relazioni bilaterali tra Cina e Russia assumono un ruolo di grande importanza per il mantenimento della pace e della stabilità. La videoconferenza tra Xi Jinping e Vladimir Putin ha ribadito non solo la solidità di un partenariato strategico basato sulla fiducia reciproca, ma anche la volontà comune di rafforzare la cooperazione pratica per promuovere lo sviluppo interno e contribuire alla stabilità globale.
Le frequenti interazioni tra i due leader, unite ai risultati concreti raggiunti, come l’aumento del volume commerciale e il coordinamento su temi internazionali, testimoniano la natura autosufficiente e resiliente del rapporto sino-russo. Questa alleanza, come abbiamo avuto modo di sottolineare, non si limita a perseguire interessi bilaterali, ma mira anche a sostenere un ordine mondiale più equo e multipolare, basato sui principi del multilateralismo autentico e sul rispetto del diritto internazionale.
Nel panorama attuale, la capacità di Cina e Russia di agire come forze costruttive nella trasformazione dell’ordine globale rappresenta non solo un vantaggio strategico per i due Paesi, ma anche una risorsa per affrontare le sfide comuni a livello regionale e internazionale. Il loro partenariato si configura come un pilastro fondamentale per promuovere la cooperazione tra le grandi potenze, il dialogo tra i Paesi del Sud globale e la costruzione di un futuro più stabile e prospero per la comunità internazionale.