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May 18, 2025
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Gianandrea GAIANI

Ormai occorre rassegnarsi, non c’è più limite alla demenziale deriva propagandistica che dilaga in Europa facendosi beffe della Storia, raccontata come fosse una serie di Netflix, e dei popoli europei che l’hanno vissuta e subita.

Dopo i moniti della Ue ai capi di stato e di governo che oseranno partecipare alla Parata di Mosca per gli 80 anni dalla caduta del nazismo, dopo i diktat del ministero degli Esteri tedesco rivolto alle amministrazioni locali che intendono invitare rappresentanti russi alle celebrazioni che si tengono in diversi lander orientali tedeschi, l’ultima beffa nei confronti della Storia, o se preferite la ciliegina sulla torta dell’anti-Storia, l’ha messa il governo britannico.

Un tempo noto per lo scrupoloso rispetto della Storia e dei nemici affrontati nelle guerre passate, oggi anche il Regno Unito è attraversato dal vento della furia censoria e si piega alla più cieca “cancel culture” in salsa  anti-russa.

Il ministro della Difesa britannico, John Healey, ha reso noto che le forze armate ucraine prenderanno parte alla parata che si tiene oggi a Londra per celebrare l’80° anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale. La parata per il Victory in Europe coinvolgerà circa mille militari fra Royal Navy, Royal Marines, British Army e Royal Air Force ma  includerà anche soldati ucraini fra quelli che al momento si stanno addestrando nel Regno Unito nell’ambito della Operation Interflex.

Di fronte “al primo conflitto su vasta scala in Europa dalla Seconda guerra mondiale, è appropriato che le forze armate ucraine, che ora combattono in prima linea per la libertà, siano rappresentate all’evento di lunedì“, ha dichiarato Healey.

L’impegno britannico al fianco dell’Ucraina ha molto a che fare con il confronto con la Russia di Putin ma non ha però nulla a che vedere con le celebrazioni per la sconfitta del nazismo. Anche perché, ironicamente,  le truppe ucraine in addestramento nel Regno Unito sono eredi ideologici e storici dei militari dell’UPA, l’esercito nazionalistico ucraino degli anni ‘40 a cui si rifà l’attuale governo ucraino che ha come “padre della Patria” il nazista e razzista Stepan Bandera.

Per intenderci, far sfilare gli eredi dei “banderisti” significa celebrare gli alleati ucraini di Hitler che al Terzo Rech diedero anche diverse migliaia di SS.

In attesa di vedere se qualcuno a Londra storcerà il naso o se il direttore dell’Imperia War Museum rassegnerà le dimissioni per protesta contro questo scempio della Storia, ci resta solo da dare un consiglio non richiesto al governo britannico.

Durante la Seconda guerra mondiale moltissimi ucraini, per lo più delle regioni orientali e meridionali, combatterono contro i nazisti…ma nei ranghi dell’Armata Rossa!  Se Healey vuole davvero invitare soldati ucraini a celebrare la vittoria sul Terzo Reich dovrebbe cercarli tra i loro “eredi”, cioè tra gli oltre 100mila militari ucraini che combattono oggi in Donbass integrati nell’esercito russo.

Comprensibile che il governo di Sua Maestà non possa compiere un gesto del genere ma almeno rinunci a far sfilare gli ucraini invece di dissacrare e rimodellare la Storia reinterpretandola con i criteri oggi.

E’ normale che le alleanze mutino in 80 anni ma fare scempio della Storia ridicolizza i leader di oggi e farà rigirare nelle tombe i 272mila militari e i 93mila civili britannici caduti della Seconda guerra mondiale, per i quali i “banderisti” ucraini erano senza dubbio nazisti.

Original article: Analisi Difesa

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A 80 anni dalla caduta del nazismo gli ucraini “banderisti” sfilano a Londra

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Gianandrea GAIANI

Ormai occorre rassegnarsi, non c’è più limite alla demenziale deriva propagandistica che dilaga in Europa facendosi beffe della Storia, raccontata come fosse una serie di Netflix, e dei popoli europei che l’hanno vissuta e subita.

Dopo i moniti della Ue ai capi di stato e di governo che oseranno partecipare alla Parata di Mosca per gli 80 anni dalla caduta del nazismo, dopo i diktat del ministero degli Esteri tedesco rivolto alle amministrazioni locali che intendono invitare rappresentanti russi alle celebrazioni che si tengono in diversi lander orientali tedeschi, l’ultima beffa nei confronti della Storia, o se preferite la ciliegina sulla torta dell’anti-Storia, l’ha messa il governo britannico.

Un tempo noto per lo scrupoloso rispetto della Storia e dei nemici affrontati nelle guerre passate, oggi anche il Regno Unito è attraversato dal vento della furia censoria e si piega alla più cieca “cancel culture” in salsa  anti-russa.

Il ministro della Difesa britannico, John Healey, ha reso noto che le forze armate ucraine prenderanno parte alla parata che si tiene oggi a Londra per celebrare l’80° anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale. La parata per il Victory in Europe coinvolgerà circa mille militari fra Royal Navy, Royal Marines, British Army e Royal Air Force ma  includerà anche soldati ucraini fra quelli che al momento si stanno addestrando nel Regno Unito nell’ambito della Operation Interflex.

Di fronte “al primo conflitto su vasta scala in Europa dalla Seconda guerra mondiale, è appropriato che le forze armate ucraine, che ora combattono in prima linea per la libertà, siano rappresentate all’evento di lunedì“, ha dichiarato Healey.

L’impegno britannico al fianco dell’Ucraina ha molto a che fare con il confronto con la Russia di Putin ma non ha però nulla a che vedere con le celebrazioni per la sconfitta del nazismo. Anche perché, ironicamente,  le truppe ucraine in addestramento nel Regno Unito sono eredi ideologici e storici dei militari dell’UPA, l’esercito nazionalistico ucraino degli anni ‘40 a cui si rifà l’attuale governo ucraino che ha come “padre della Patria” il nazista e razzista Stepan Bandera.

Per intenderci, far sfilare gli eredi dei “banderisti” significa celebrare gli alleati ucraini di Hitler che al Terzo Rech diedero anche diverse migliaia di SS.

In attesa di vedere se qualcuno a Londra storcerà il naso o se il direttore dell’Imperia War Museum rassegnerà le dimissioni per protesta contro questo scempio della Storia, ci resta solo da dare un consiglio non richiesto al governo britannico.

Durante la Seconda guerra mondiale moltissimi ucraini, per lo più delle regioni orientali e meridionali, combatterono contro i nazisti…ma nei ranghi dell’Armata Rossa!  Se Healey vuole davvero invitare soldati ucraini a celebrare la vittoria sul Terzo Reich dovrebbe cercarli tra i loro “eredi”, cioè tra gli oltre 100mila militari ucraini che combattono oggi in Donbass integrati nell’esercito russo.

Comprensibile che il governo di Sua Maestà non possa compiere un gesto del genere ma almeno rinunci a far sfilare gli ucraini invece di dissacrare e rimodellare la Storia reinterpretandola con i criteri oggi.

E’ normale che le alleanze mutino in 80 anni ma fare scempio della Storia ridicolizza i leader di oggi e farà rigirare nelle tombe i 272mila militari e i 93mila civili britannici caduti della Seconda guerra mondiale, per i quali i “banderisti” ucraini erano senza dubbio nazisti.

Original article: Analisi Difesa