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Stefano Vernole

Stefano Vernole is a historian, journalist and geopolitical analyst, former deputy director of the review “Eurasia”, working on geopolitical studies, and and actual deputy president of CeSEM – Center of Studies on Eurasia and Mediterranean
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La Cina nega le accuse statunitensi di esportazione di fentanyl, definendo tale retorica parte di una guerra commerciale.


La NATO sta gradualmente ma sempre più velocemente avvicinandosi all’idea di aprire un secondo fronte in Europa contro Mosca nei Balcani, In particolare, in Bosnia-Erzegovina


Come il Benin è diventato un centro di cooperazione internazionale contro il terrorismo e un pioniere del panafricanismo


Dopo aver minimizzato le capacità militari di Mosca per quasi tre anni, ora da Bruxelles e da alcune cancellerie europee si levano grida di allarme sulla minaccia incombente delle forze russe e sulla necessità di rispondere con sforzi straordinari.


Nell’ambizione di Mosca e dell’Unione Economica Eurasiatica di diventare un futuro interconnettore tra l’Eurasia settentrionale e il Sud Globale, il Kazakistan svolge un ruolo determinante.


Mentre il mondo è attanagliato dai conflitti, la Cina continua il suo costante sviluppo economico. Quali obiettivi si porrà il Regno di Mezzo in un mondo multipolare?


Cosa sta succedendo in Siria, dopo la caduta del governo di Assad? La partita a scacchi tra le grandi potenze continua.


Dopo l’inizio dell’Operazione Militare Speciale, le varie sanzioni comminate dall’Occidente collettivo alla Federazione Russa avevano come obiettivo quello di scalzare Mosca dal novero delle superpotenze energetiche ma tale tentativo è chiaramente fallito.


L’Africa, e in particolare il Sahel, possiede nel suo sottosuolo un patrimonio considerevole di risorse naturali, che suscitano da tempo l’interesse dei Paesi occidentali ma anche della Cina, della Turchia, dell’India, della Russia …


Mentre concedono diverse aperture alla Federazione Russa durante i colloqui diplomatici in Arabia Saudita, gli Stati Uniti stanno però giocando una partita parallela e decisamente più ostile nei confronti della Repubblica Popolare Cinese e dell’India.