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Giulio Chinappi

Giulio Chinappi è politologo e analista di politica internazionale, esperto di Paesi Orientali, con anni di esperienza nella cooperazione umanitaria internazionale.
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Ottant’anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il Giappone sta compiendo scelte politiche e militari che violano apertamente il dettato pacifista della propria Costituzione. Il riarmo nipponico, accompagnato da un preoccupante revisionismo storico, rappresenta una grave minaccia per la stabilità dell’intera regione dell’Asia-Pacifico.


Le imposizioni tariffarie e la guerra commerciale lanciate dagli Stati Uniti sotto la presidenza Trump non rappresentano un segno di forza, bensì di profonda insicurezza strategica. In questo articolo, analizziamo come tali misure riflettano il timore statunitense nei confronti del crescente multipolarismo globale, e soprattutto dell’ascesa cinese.


Le trattative per un’intesa sui dazi reciproci riflettono la complessità di un rapporto segnato dalle ombre della guerra e da una cooperazione umanitaria messa sotto accusa. La riconciliazione passa attraverso il ricordo dei crimini bellici, la ricerca dei dispersi e una diplomazia pragmatica.


Dalla “mappa maledetta” del colonialismo francese al sacro tempio di Preah Vihear, passando per le ultime scaramucce armate e la crisi politica in Thailandia, l’escalation del 2025 riflette più di un semplice scontro territoriale: è la cartina di tornasole degli equilibri regionali e della capacità di mediazione dell’ASEAN.


La visita a Pechino di António Costa e Ursula von der Leyen segna un nuovo impulso nel partenariato tra Cina e Unione Europea. In un mondo in rapida trasformazione, i Paesi UE hanno l’opportunità di diversificare i loro rapporti economici e politici, riducendo la dipendenza dagli Stati Uniti e valorizzando il vasto mercato cinese.


Con il recente accordo sui dazi, ridotti dal 46% al 20% per le esportazioni vietnamite verso gli Stati Uniti, Hà Nội ha messo in atto la propria “diplomazia del bambù”: flessibile nei modi, salda nei principi, senza mai cedere alla subordinazione.


La storica sconfitta della coalizione di centro-destra guidata da Ishiba nelle elezioni per la Camera dei Consiglieri dello scorso 20 luglio mette in luce la profondità della crisi di legittimità di un esecutivo arrivato al potere senza una chiara maggioranza.


Nel contesto di un ordine globale in trasformazione, la Cina riafferma il suo ruolo di potenza responsabile promuovendo la sicurezza condivisa. Il sostegno al Trattato SEANWFZ rappresenta una chiara opposizione all’egemonismo nucleare degli Stati Uniti e un impegno concreto per la stabilità regionale.


Le relazioni tra Vietnam e Russia si arricchiscono di nuovi momenti di collaborazione e scambio: dall’invito delle truppe russe alla parata per gli 80 anni della Rivoluzione d’Agosto a Hà Nội, alla pièce teatrale su Hồ Chí Minh a Mosca, fino al primo Festival della Cultura vietnamita nella capitale russa.


Alla luce della storica centralità geografica del Mar Cinese Meridionale, la regione si conferma oggi come crocevia strategico globale. Se da un lato la cooperazione Cina–ASEAN fa passi in avanti, dall’altro emergono le provocazioni delle Filippine, al servizio degli interessi statunitensi.