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Giacomo Gabellini

Giacomo Gabellini è scrittore e analista di questioni economiche e geopolitiche. È autore di numerosi volumi e collabora con diverse testate sia italiane che straniere, tra cui «Krisis», «L’Antidiplomatico» e «Global Times». Gestisce il sito di approfondimento Il Contesto (www.ilcontesto.net) e l’omonimo canale YouTube.
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L’industria militare russa per 3 anni si oppone a tutto il potenziale industriale della NATO e vince la guerra in Ucraina, mentre i problemi degli Alleati occidentali continuano.


L’Unione Europea “scopre” improvvisamente che il proprio “alleato” è in realtà un egemone spietato, pronto ad accaparrarsi le sue industrie strategiche e ad accollarle la “patata bollente” ucraina come strumento per recuperare una qualche forma di relazione collaborativa con la Russia.


La Germania vacilla. È quanto emerge dalle elezioni federali tenutesi domenica 23 febbraio, attestanti una polarizzazione particolarmente marcata e preoccupante della società tedesca.


Il più monumentale errore di calcolo della storia moderna? Giacomo Gabellini ci spiega perché l’economia russa non è crollata come previsto dagli esperti occidentali Parte II.


Il più monumentale errore di calcolo della storia moderna? Giacomo Gabellini ci spiega perché l’economia russa non è crollata come previsto dagli esperti occidentali.


A causa di cosa esiste Israele? Come e da dove viene l’aiuto americano e chi fa pressione per ottenerli?


C’è una crisi di personale nell’esercito americano. Oltre al calo dell’attrattiva delle forze armate come luogo di lavoro, questo potrebbe anche indicare il degrado della società americana.


La storia dell’egemonia finanziaria degli Stati Uniti e le recenti tendenze al suo indebolimento a causa delle azioni della Cina.


Nei giorni scorsi, Donald Trump ha esplicitato l’intenzione di annettere Canda, Groenlandia e Panama «per ragioni di sicurezza economica», dove porterà?


L’imperialismo viceversa? Le importazioni di capitali (non solo) europei hanno impresso una forte spinta propulsiva all’economia degli Stati Uniti, i quali continuano a conseguire considerevoli ritmi di crescita a fronte di concomitanti incrementi del debito netto con l’estero.