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Davide Rossi
Davide Rossi, storico e giornalista, è direttore del Centro Studi “Anna Seghers” di Milano e dell’ISPEC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana, dove è professore. A Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, è vicedirettore dell’Institut International de Formation et Recherche “Patrice Lumumba”. Autore di numerosi libri sui Paesi e le Civiltà del continente eurasiatico ed africano, è articolista per numerose testate europee.
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Contraddizioni sociali che a quasi un quarto di secolo dalla prima elezione di Lula presidente si presentano come plateali contraddizioni di un agire politico che, nonostante le dichiarate preoccupazioni per tale realtà e la più volte manifestata intenzione di cercare di risolvere i tanti problemi, pur in un generale quadro di miglioramento contenuto ma sostanziale delle condizioni di vita delle classi più disagiate, non pare riuscire a rispondere con la celerità necessaria e con l’incisività attesa alle risposte impellenti e tambureggianti dei cittadini, massimamente quelli meno abbienti.
Come il peggioramento della situazione economica degli Stati Uniti apre la strada a una nuova polarizzazione della vita politica
Qual è il ruolo della Cina nello sviluppo del continente africano?
“Avevo diciannove anni” ci insegna molto sul 1945, ma anche moltissimo sul tempo presente, proprio per questo forse qualcuno non apprezza che sia invece giustamente promosso e proiettato.
Come un piccolo paese ha resistito al neocolonialismo
Le celebrazioni cinesi per il centenario del museo della Città Proibita riaprono il contenzioso con Taiwan per le opere trafugate nel 1948
Caracciolo infatti, senza neppure troppi giri di parole, traccia una pesantissima storia dell’Unione Europea, additandola come poco o per nulla democratica
Il mondo ha sete, stretto tra guerre combattute a colpi di cannoni ed altre commerciali ed economiche. Tuttavia molte crisi in giro per il pianeta sono innescate dal controllo delle acque, dall’edificazione delle dighe, dalla siccità che inaridisce la portata di molti fiumi e dall’agricoltura per come è oggi organizzata, la quale consuma lo sproposito del 75% di tutte le acque dolci disponibili sulla terra.
Il Partito Comunista d’Indonesia, Partai Komunis Indonesia – PKI è stato vittima di un feroce sterminio ordinato da Washington nel 1965, oggi grazie a nuovi studi e ai documenti desecretati possiamo equipararlo a tutti gli effetti a un genocidio largamente dimenticato, in particolare in Europa.
L’umanità oggi corre il concreto rischio che non bastino eventuali trattati e accordi a frenare la volontà di guerra della Minoranza Globale egemonizzata dalla NATO

